Aversa (Caserta) – La direzione della Casa di Reclusione di Aversa, nella persona della dottoressa Carla Mauro, intende condividere con la collettività tutta, in un momento storico che richiede importanti sacrifici a ciascuno di noi, il senso di responsabilità e l’attenta adesione alle prescrizioni governative manifestate dalle persone ristrette ed ospitate presso la struttura dell’ex Opg.
“I decreti, succedutisi sin dai primi momenti dell’emergenza Covid-19, – spiega la direttrice – hanno richiesto un loro continuo attagliamento a quelle che sono le norme che regolano il funzionamento degli istituti penitenziari. E’ stato certamente un lavoro non semplice, ma in questo momento è nostro intendimento sottolineare quanto le persone ristrette presso questa struttura si siano impegnate nell’adeguarsi alla modifica della loro quotidianità, con la consapevolezza che quanto veniva e viene loro richiesto era ed è volto a salvaguardare la salute dei loro cari, della loro, e a cascata, della collettività tutta. Le stesse hanno manifestato consapevolezza che sono stati loro richiesti sacrifici aventi la medesima direzione di quelli richiesti alle persone che vivono fuori dall’Istituto, che siano o meno loro cari”.
“Abbiamo visto crescere in loro – continua Mauro – la volontà di manifestare un ottimismo tale da travalicare quei momenti che portano a pensare di non poter fruire, se pur per un perfido di tempo delimitato, di quegli istituti che ne arricchiscono quotidianità: hanno dato vita ad un meccanismo virtuoso che li sta avvicinando in modo virtuale alla comunità esterna, cui stanno tendendo in modo metaforico le mani: mai metafora più appropriata come in questo periodo; stanno dando vita ad una catena di solidarietà umana che, con voce sicura e risoluta, dice: ‘Andrà tutto bene, ce la faremo’. All’interno delle sezioni già si leggono, scritte su tessuti di cui i detenuti hanno disponibilità: sono realizzate con colori che trasmettono positività e riprendono le medesime parole che in questi giorni vediamo scritte e manifestate dalle finestre e balconi delle case degli italiani tutti. E’ nostra intenzione non arrestare questo segnale di ottimismo che si è sollevato in questo momento così difficile per la collettività tutta, incoraggiandone ulteriori che i detenuti intendano intraprendere; tra le altre, è stata manifestata disponibilità a rendersi donatori di sangue all’Avis, qualora si dovessero prospettare esigenze in favore di persone affette da Coronavirus”.
Si è pensato che, forse, il modo migliore per esprimere questo segnale di ottimismo possa essere rappresentato da un canto che, avente inizio dall’istituto penitenziario, inizialmente sostenuto dalla musica realizzata all’interno, possa essere accompagnato dalle voci dei ristretti ed estendersi con un “effetto domino” a tutta la città di Aversa. L’evento avrà luogo giovedì 19 marzo, a partire dalle ore 15. Nello specifico, saranno proposte le note dell’inno nazionale, seguite da un minuto di applauso assicurato da tutti quanti vogliano partecipare. “E’ stato richiesto, in tal senso, il sostegno del sindaco della città – fa sapere la direttrice – che ha già manifestato la volontà di collaborare, consentendo la più idonea pubblicizzazione all’evento, secondo le modalità più consone ai giorni che viviamo”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA