Coronavirus, ad Aversa il vescovo e il sindaco chiedono intervento della Madonna

di Redazione

“Per chi non ce l’ha fatta. Per chi lotta tra la vita e la morte. Per gli angeli che lavorano negli ospedali e in strada”. Il vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, con il sindaco Alfonso Golia, stamani in preghiera nella chiesa di Maria SS. di Costantinopoli, su iniziativa del parroco don Giuseppe Marmorella, per chiedere l’intervento della Vergine, come avvenne per la peste nel ‘600.

Insieme, e con la presenza virtuale dei fedeli della parrocchia e della città collegati attraverso i mezzi di comunicazione, hanno elevato alla Madre celeste preghiere e suppliche per la salvezza del popolo aversano e del mondo intero al fine di essere debellati dal pericolo che incombe oramai da mesi in ogni parte della terra della pandemia provocata dal coronavirus Covid-19. Aversa, fin dal 1656, è riconoscente alla Vergine Maria invocata con il titolo di Santa Maria di Costantinopoli per essere stata allora protetta e liberata dalla peste che attanagliava la città, e fu proprio questo il motivo per cui la chiesa che anticamente si chiamava “Santa Maria del Casale” da allora in poi gli aversani per riconoscenza della grazia ricevuta denominarono “S. Maria di Costantinopoli”.

Seguendo l’esempio dei padri si è recitata la Coroncina a Maria Santissima di Costantinopoli, preghiera che la comunità parrocchiale rivolge a Maria nei martedì dell’anno, nei martedì del tempo Pasquale specialmente a lei dedicati, nel giorno glorioso della Sua festa il Martedì dopo Pentecoste, e infine nei pericoli e negli sconvolgimenti della vita per impetrare da Lei protezione e grazie divine. IN ALTO IL VIDEO 

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