I cinesi ce l’hanno quasi fatta: “La vittoria è vicina”, dicono dal Governo, che ha chiuso l’ultimo ospedale provvisorio a Wuhan. Qualcuno sostiene che mentono, “insabbiano”. Io invece ritengo sia veritiero, ormai “nascondere” l’epidemia è impossibile: ci hanno provato potenze come Francia e Germania, anche gli Usa, poi ognuno ha dovuto per forza uscire allo scoperto e presto, credo, anche se non glielo auguro, raggiungeranno i nostri livelli di emergenza. Citavo la Francia, come la Spagna, dove, come accaduto in Italia, anche esponenti del governo, parlamentari, personaggi famosi sono risultati positivi al virus. Cosa volete più che nascondano?!? E loro, rispetto all’Italia, sono solo all’inizio!
Ma la differenza, a confronto del mondo occidentale, è che in Cina, pur avendo commesso errori, inevitabili davanti ad un nemico manifestatosi non invincibile ma “subdolo”, hanno dimostrato disciplina e determinazione. Non è solo il fatto che hanno un governo autoritario, praticamente una dittatura mascherata da Repubblica. Lì è stata la gente, il popolo, a fare la differenza. Anche dal punto di vista economico: la borsa di Shanghai ha azzerato in una sola giornata tutte le gravi perdite prodotte dalla crisi del coronavirus. Qui in Italia, in Europa, probabilmente in tutto l’Occidente, è inutile chiedere misure sempre più stringenti se poi non si ha senso civico, rispetto per il prossimo, a cominciare dagli stessi familiari.
Siamo in trepidante attesa di vaccini (che quasi tutti prevedono nel giro di 1-2 anni), ci appendiamo con speranza ad ogni notizia che parla di presunte cure “miracolose” con superfarmaci. Pretendiamo ricambi di governo, supercommissari, finanche dittatura, legge marziale. Vogliamo che qualcuno ci “sostituisca” nella responsabilità, come ormai consuetudine nelle società viziate e non abituate ai sacrifici. Attendiamo, insomma, qualcuno che rappresenti il “Guaritore” che ci salvi. Quel guaritore che, invece, molti non riescono a comprendere, si nasconde in ognuno di noi.