“Il cardiologo di Pavia”, la nuova bufala sulle cure per il coronavirus

di Redazione

Una bufala, l’ennesima che gira su Whatsapp e su Facebook su presunte cure efficaci contro il coronavirus, attribuita a un “cardiologo di Pavia”, il cui nome non viene però citato. A segnalarlo è il virologo Roberto Burioni, impegnato con “Medical Facts” a smontare alcune delle fandonie che in queste settimane sono fiorite attorno alla pandemia di Covid 19.

“L’ennesima bufala – spiega il dottor Burioni – è lo sproloquio di un ipotetico cardiologo di Pavia, che diffonde notizie assurde. Prima il farmaco russo, poi il farmaco giapponese, poi il laboratorio cinese, da qualche giorno mancava una bufala sul coronavirus ed è puntualmente arrivata: il cardiologo di Pavia”. “Sì, perché gira una lettera di un ipotetico cardiologo di Pavia (ovviamente il nome non compare, per cui dobbiamo credere che esista con un atto di fede, che ben si intona con il periodo), un genio che ha capito tutto mentre l’intero mondo si sbaglia e che – guarda caso – ha anche trovato la soluzione: una cura semplicissima, quasi banale, che risolverebbe il problema”, prosegue Burioni. “Perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio!”, si legge nel testo attribuito al presunto cardiologo che cita l’usa di antinfiammatori e antibiotici in relazione al crollo del numero dei ricoveri di pazienti Covid.

Burioni fa riferimento ad altre fake news circolate in tutto il mondo, tra social network e Whatsapp, su farmaci ritenuti ”miracolosi” per la cura della malattia da coronavirus. “Purtroppo, così come il farmaco russo e il farmaco giapponese, anche questa è una scemenza di proporzioni immense. Lo scritto mette insieme alcune cose vere con altre scemenze olimpioniche, e arriva a conclusioni che definire senza senso è generoso. Insomma, anche in questo caso una bufala. Ricordatevi: le notizie di nuove cure non arriveranno su Whatsapp dalla chat dei genitori della scuola o dei giocatori di calcetto: le troverete nelle riviste scientifiche”.

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