Aversa (Caserta) – “Bisogna creare una rete di coscienze prima di ogni altra cosa”. E’ un fiume in piena Maurizio Pollini, dirigente Confesercenti, vicepresidente della Camera di Commercio di Caserta, ma, soprattutto, in questo particolare momento, portavoce di Caserta Sos Imprese. “In momenti come questo che stiamo vivendo – afferma l’imprenditore aversano – si corre il reale pericolo che la malavita organizzata possa entrare in società anche con grandi aziende o che, addirittura, le acquisisca approfittando del bisogno di liquidità. Abbiamo già fatto delle segnalazioni a livello regionale”.
“Oggi – ha continuato Pollini – c’è un terreno fertile per le infiltrazioni malavitose. Lo Stato deve dare i soldi subito e senza interessi alle imprese per evitare sottomissioni. In questi giorni ho saputo di banche che hanno chiuso conti e protestato per 25 euro. Il Durc per il 2020 non deve esserci. Non bisogna spostare le tasse, ma cancellarle per piccole e medie imprese per tutto il 2020. Spostarle significa duplicare danni tra qualche mese. Abbiamo settori in Campania, come il turismo che non sappiamo se e come potranno riprendersi. Le sartorie del territorio hanno commesse che non possono soddisfare. Pasticcerie e ristoranti con accorgimenti potrebbero lavorare con consegna a domicilio. Dobbiamo puntare a creare quanti meno danni possibile ma in sicurezza, cosa che si può fare. Si deve puntare a far ripartire un minimo di economia con l’obiettivo di contenere un danno che è già enorme”.
“Un secondo aspetto che ci vede molto più impegnati, soprattutto in questi giorni – continua Pollini – è la rete di solidarietà che si è venuta a creare. Settimanalmente portiamo bancali di merce alla Caritas. Stiamo anche guardando alla creazione di qualcosa di stabile con una Casa sociale della solidarietà e della legalità, con la partecipazione anche di alcuni magistrati. Pensiamo a persone che non riescono a superare il blocco di non recarsi alla Caritas. Non bisogna essere magistrato, professionista o imprenditore, tutti possiamo prendervi parte”.
In chiusura, un “appello a spendere nei negozi di prossimità. Spesa sospesa, buoni dello stato devono essere utilizzati per quanti sono in difficoltà, ma anche per salvare i negozi piccoli presenti nelle città”. E, infine, una proposta: “Chiederò al vescovo di far suonare tutte le campane delle chiese della diocesi alle 12 della domenica di Pasqua con i parroci che impartiscono la benedizione sui sagrati con noi, ovviamente, a casa. Un segnale forte di unità aldi là del Credo religioso”.