Aversa (Caserta) – Francesca Sagliocco, Elena Caterino e Francesco Mincione. Potrebbero essere questi i tre assessori che andranno a sostituire, rispettivamente, Nico Carpentiero alle Finanze, Mena Ciarmiello all’Ambiente e Luigi Fadda alle Attività produttive.
Di questi “nulla osta” unanime solo per Elena Caterino, attualmente consigliere comunale Pd e presidente della Commissione Ambiente, vista bene su quella poltrona anche dalle opposizioni. Perplessità, invece, per Francesca Sagliocco, che ha già ricoperto la stessa carica nella precedente giunta guidata da Enrico De Cristofaro, che era di centrodestra, mentre questa è di centrosinistra, anche se bisogna considerare che la professionista era un assessore tecnico ed ha appoggiato nell’ultima campagna elettorale Alfonso Golia.
Addirittura contrarietà, invece, per la possibile nomina di Francesco Mincione, che, dopo un passato Pd, ha partecipato alle primarie del M5S lo scorso anno con l’intenzione di contrapporsi proprio a Golia. Se Caterino dovesse ricevere la delega, al suo posto in Consiglio entrerebbe il primo dei non eletti del Pd, Cesario Vincenzo Angelino, che, insieme ad Erica Alma, rappresenterà in consiglio la “enclave cesana” in territorio aversano rappresentata dal Rione Bagno che qualche anno fa tentò anche una “secessione” con tanto di referendum, ma senza successo.
L’impressione è che questa possibile mossa del sindaco Alfonso Golia potrebbe inasprire ancora di più i rapporti con l’ala ribelle costituita da Paolo Santulli, Luisa Motti, Francesco Forleo, Imma Dello Iacono ed Eugenia D’Angelo, oltre che del presidente del Civico consesso, Carmine Palmiero. Proprio da questa area si registra la presa di posizione di Luisa Motti, destituita dagli altri consiglieri quale capogruppo de “La Politica che Serve”. Motti precisa che la sua candidatura non era stata in rappresentanza del raggruppamento politico-culturale “Comunità Solidale” e che, quindi, “non è da considerare partecipe delle iniziative da me intraprese”.