Aversa (Caserta) – Non potrà avere i solenni funerali in quella chiesa che ha letteralmente costruito con le proprie mani don Ferdinando Piatto che nella notte scorsa è tornato alla casa del Padre, con grande dolore tra i fedeli che lo amavano per il suo attivismo e la sua testimonianza. L’attuale situazione emergenziale lo priverà dell’ultimo saluto dei suoi fedeli, di quei tanti parrocchiani che lo hanno seguito in questi anni. Fra pochi giorni avrebbe celebrato i 50 anni di sacerdozio, essendo stato ordinato il 25 aprile del 1970 dal vescovo Antonio Cece.
Don Ferdinando Piatto (nella foto, da sin., con il vescovo Gazza, ndr.), 74 anni, parroco di Santa Teresa del Bambino Gesù ad Aversa, si è spento aggredito in pochi giorni da un male che non perdona. Aveva iniziato la propria missione nella Parrocchia di Santo Spirito ad Aversa, come vice parroco, occupandosi della animazione dei giovani. Da quella esperienza avviò una generazione di giovani allo sport, in particolare alla pallavolo, organizzando una squadra agonistica che raggiunse anche notevoli risultati. Per la sua capacità di aggregazione fu nominato responsabile della piccola Cappella ubicata all’interno dell’ex Campo Profughi; proprio da quella ‘postazione’, in occasione del terremoto del novembre del 1980, utilizzando la Cappella come centro di raccolta di generi di prima necessità, organizzò, con un gruppo di giovani, aiuti sia agli indigenti locali che ai terremotati dell’Irpinia. Fu proprio quella chiesa che il vescovo Gazza, appena nominato vescovo e non ancora insediato, volle visitare per essere vicino alla Sua nuova Diocesi.
Pupillo di monsignor Diligenza, arcivescovo di Capua, che lo aveva avuto tra i suoi allievi nel Seminario di Capodimonte, don Piatto fu nominato parroco dal vescovo Gazza con la istituzione della Parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù ad Aversa nel 1981, sorta nei pressi del Parco Coppola. Progettata dall’architetto Alberto Coppola, la chiesa nacque come struttura prefabbricata, posizionata di fronte alla caserma dei Carabinieri; con gli anni, venne costruito un moderno complesso pastorale, con la chiesa completata e abbellita, fino a diventare Chiesa monumentale. Da allora, si è dedicato alla sua comunità, realizzando opere collaterali, quali il campetto di calcio ed una sala parrocchiale. Tra il 2006 ed il 2010 è stato presidente dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Aversa. Don Ferdinando è stato insegnante di religione cattolica negli istituti scolastici della città di Aversa. Il vescovo Angelo Spinillo, i sacerdoti ed i fedeli tutti (tra cui l’ex parlamentare Paolo Santulli, che è particolarmente affranto) ne ricordano con gratitudine «la testimonianza di fedeltà alla vocazione e sacerdotale e lo affidano al Cristo Signore, buon Pastore delle nostre anime».