“Non tutto è perduto. Bisogna stringere i denti ancora un po’. Ci riprenderemo usando le nostre forze, abbiamo il coraggio di attendere, perché in fondo tutto andrà bene. Ricominceremo da dove ci siamo interrotti.”. E’ un messaggio di speranza e fiducia che lancia Marcello Damiano, presidente di Mia Sposa Fiera, che, cosciente e consapevole della pesante recessione del settore, rimane positivo ed ottimista. “Ripeto a me stesso e alle aziende che fanno parte del mio circuito che questa emergenza ci farà rinascere più forti di prima. Usiamo questo tempo per progettare ed organizzare il lavoro e gli impegni dei prossimi mesi. Ci aspettano momenti frenetici ma bellissimi. Non mancheranno le difficoltà ma volete mettere, poi, la soddisfazione di raggiungere i propri obiettivi?”.
Coadiuvato dai suoi profili social, il ceo e founder di Mia Sposa Fiera ha espresso a chiare lettere il dissenso per l’inadeguatezza dei provvedimenti utilizzati dal Governo e, in secondo luogo dalle banche, per la risoluzione della crisi che attanaglia il Paese: “Questo Governo ha dimostrato la sua incompetenza nella risoluzione di questa emergenza ma ancor più la sua inadeguatezza nella gestione della fase di ripartenza del Paese. Lo dimostra l’inesistente considerazione per il settore del wedding e per le fiere che hanno un peso considerevole nell’economia del Paese. E noi cittadini, noi lavoratori ancora una volta ci rimettiamo la pelle, il lavoro, la vita. C’è bisogno di concretezza ed immediato intervento da parte dello Stato italiano che al momento ci ha completamente abbandonato. Ma se questo non dovesse arrivare, non diamoci per vinti e dimostriamo che, ancora una volta possiamo farcela”.
Tra marzo e aprile in Italia si sono persi 17mila matrimoni, 30mila quelli in agenda per Maggio, 45mila quelli in programma per il prossimo luglio. Sono 12mila le attività legate alla fiera del wedding che generano 1,5 miliardi di fatturato annuo solo in Campania. Numeri impressionati che segnano il deficit del settore wedding, il segmento del mercato italiano che più che mai sente il peso della crisi economica scatenata dall’emergenza Covid – 19. Cifre che mostrano il disegno di un’Italia piegata in due ma lasciata in balia delle onde. Un’emorragia che costringerà molte attività a chiudere la serranda e a guardare altrove, magari reinventandosi una professione, alla luce anche degli aiuti insufficienti da parte dello Stato per una fase, come quella della ripresa, fondamentale e delicata. C’è la smania di ricominciare, di riappropriarsi della propria vita, di ritornare alla normalità.
Damiano poi lancia un messaggio anche alle coppie di sposi: “La stagione dei matrimoni non è terminata ma solo posticipata ad un periodo dell’anno un po’ inconsueto ma allo stesso modo ricco di ispirazioni per gli sposi e ancor più per gli addetti del settore. Chi può farlo scelga di non posticipare di un anno le nozze ma di contribuire alla ripresa del settore realizzando il proprio sogno entro l’anno. Insieme ce la faremo”.