Gricignano (Caserta) – “Mai come in questo momento i miei auguri provengono da ogni angolo recondito del mio cuore e del mio animo. Mai come in questo momento qualsiasi traccia di retorica è letteralmente spazzata via dal comune auspicio e desiderio che al più presto possiamo tutti noi tornare alla normalità. Mai come in questo momento la Santa Pasqua ci vedrà pregare non più con gli automatismi di un’orazione preconfezionata, ma con i tratti di un’implorazione accorata e sincera”. Esordisce con queste parole la professoressa Loredana Russo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo statale “Filippo Santagata” di Gricignano, in una lettera indirizzata ad alunni, genitori, docenti e a tutto il personale della scuola, per rivolgere gli auguri pasquali che quest’anno assumono un significato ancora più profondo.
“Vi auguro di ricominciare a sorridere ed abbracciare, forte e senza paura, le persone a voi più care”, scrive Russo, sottolineando: “Il nostro pensiero va inevitabilmente a tutti coloro che non ce l’hanno fatta ed a quelli che stanno combattendo nelle terapie intensive, ai quali auguriamo una veloce guarigione. Così come la nostra gratitudine va agli operatori ospedalieri, nonché a tutti coloro che, col proprio lavoro ininterrotto (forze dell’ordine, autotrasportatori, commessi/e dei market, operatori ecologici, operai di fabbriche e di tutta la filiera alimentare, sindaci, governatori, impiegati), hanno reso le nostre giornate in casa più tollerabili e più serene”.
“Giornate che ricorderemo a lungo – continua la dirigente – e da cui trarremo, al di là della dura esperienza, insegnamenti preziosi per il prosieguo della nostra vita. Perché abbiamo trascorso più tempo con le nostre famiglie. Perché abbiamo giocato di più con i nostri figli, con i nostri genitori, con i nostri fratelli e sorelle. Perché ci siamo presi cura di tutti loro. Perché ci rendeva felici prenderci cura di tutti loro. Perché abbiamo riflettuto a lungo sulla caducità delle nostre esistenze, al punto da non dimenticare mai che ogni singolo minuto della nostra vita è importante. Perché abbiamo capito che gli affetti della nostra vita vanno coltivati e preservati. Perché abbiamo individuato le priorità e le marginalità, le cose davvero importanti e quelle che ci procurano inutili e dannosi affanni. Perché ormai sappiamo distinguere una vera sciagura da un semplice, seppur fastidioso, contrattempo, dato che una risata con i tuoi cari vale un milione di volte in più di mille arrabbiature sul lavoro”. Insomma, “sempre con sommo rispetto per chi non c’è più”, per la professoressa Russo “vale, mai come in questo momento, il detto che ‘ciò che non uccide, fortifica’”. “Ecco carissimi, – conclude – vi auguro di trascorrere la Santa Pasqua, consapevoli delle opportunità che potremo ricavare da questa difficilissima prova a cui siamo stati sottoposti e che, una volta superata, saremo davvero persone migliori”.