Napoli, affissioni funebri e multe. Impresari Efi: “Grande solerzia dal Comune quando vuole far cassa”

di Redazione

“Restiamo sempre un po’ così, a metà tra il meravigliato e l’incredulo, quando vediamo con quale solerzia ed efficienza la macchina comunale si muova quando si tratta di battere cassa. Come in questi giorni quando, in piena emergenza Covid, dove si presuppone che al Comune abbiano ben altre priorità, registriamo un importante ritorno di fiamma per i verbali per le affissioni funebri irregolari”. Questa la dichiarazione di Gianni Gibellini, presidente nazionale, e Gennaro Tammaro, rappresentante campano del sindacato Efi (Eccellenza Funeraria Italiana).

“Nessun tentativo di giustificazione – continuano – per chi sbaglia, ma a questo punto ci aspettiamo con la stessa solerzia ed efficienza che il Comune mantenga la parola data: le affissioni funebri sono riconosciute culturalmente e socialmente, ed è per questo che ormai da anni stiamo attendendo i totem che l’amministrazione de Magistris ha previsto e promesso già anni addietro. Si tenga presente che la nostra prima segnalazione in tal senso è datata 2016”.

“Al momento – spiegano da Efi – gli spazi ad hoc previsti per l’affissione degli annunci funebri si possono contare sulle dita e sono assolutamente lontanissimi dal coprire l’intero territorio cittadino. La situazione napoletana la stiamo denunciando da anni: il Comune è farraginoso e manchevole per la maggior parte dei temi legati alla gestione del comparto cimiteriale. A differenza di altre categorie, che forse garantiscono un maggior ritorno, probabilmente, noi siamo sempre stati relegati in un angolo e tantissime volte abbiamo chiesto tavoli istituzionali di discussione su alcuni degli argomenti chiave della gestione dei ‘morti’ in questa città. Gli appelli sono caduti perlopiù nel vuoto. Non possiamo più attendere ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente al Sindaco: incontriamoci presto. Ci stiamo autoinvitando a Palazzo San Giacomo, aspettiamo un vostro cenno”.

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