Aversa (Caserta) – Due su tre. Confermati, infatti, due dei nomi pronosticati per ricomporre la giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia. Entrano, infatti, nell’esecutivo la presidente del Pd cittadino e consigliere comunale Elena Caterino e la commercialista Francesca Sagliocco, già assessore della precedente amministrazione De Cristofaro, da dove andò via sbattendo la porta. Diverso il terzo nome che è quello dell’avvocato Mario De Michele, figlio dell’ex consigliere comunale di centrodestra Tonino, il medico scomparso il giorno di Pasqua. A sponsorizzare quest’ultimo l’ex candidato a sindaco del Pd Marco Villano. Venuta meno la nomina ventilata di Francesco Mincione, considerato troppo vicino al Movimento 5 Stelle, al quale sembrerebbe ancora essere iscritto.
«Ringrazio i neo assessori – ha dichiarato il sindaco Golia – che hanno accolto il mio invito a collaborare per la nostra città. Ho fatto queste scelte valutando i singoli profili in relazione alle rispettive competenze per le deleghe assegnate. Ad Elena Caterino – con delega all’Ambiente, Igiene urbana, Randagismo, Servizi a rete, Manutenzione verde e Rapporti Asl – va il riconoscimento dell’impegno svolto in questi anni a tutela dell’ambiente nella nostra città, prima dai banchi dell’opposizione e poi da presidente della Commissione Ambiente. A Francesca Sagliocco – dottore commercialista con delega al Bilancio, Finanze, Tributi e Acquedotto – l’attestazione della comprovata competenza tecnica anche già dimostrata nella sua pur breve partecipazione nella passata consiliatura. All’avvocato civilista Mario De Michele – con delega ad Attività produttive, Commercio, Polizia amministrativa, Affari generali e legali, Patrimonio – il ringraziamento per aver accettato il mio invito a mettere le sue professionalità a disposizione».
Dalla fronda interna, intanto, il capogruppo del Pd, Paolo Santulli, precisa: «La domanda era: giunta tecnica, politica o tecnico-politica? Tenuto conto che politica e basta significava azzeramento, tecnico-politica è quella che vuole fare il sindaco tappando i tre buchi, tecnica significa continuare come aveva cominciato, i consiglieri del Pd che fanno capo all’Area Zingaretti, D’Angelo, Forleo e Santulli, hanno optato per la continuità, senza pretendere o suggerire nessun assessore». «Con questo – ha concluso Santulli – significando che sarebbe stato preferibile che il sindaco, come ha, autonomamente, deciso di fare precedentemente, nominasse a suo piacimento, profili tecnici, ad evitare un pateracchio politico».
Polemico il consigliere di opposizione Alfonso Oliva che parla di «Aversa colonia di Cesa e Teverola», e continua: «Con la nuova giunta gli equilibri si spostano a favore dei comuni limitrofi: con l’ingresso di Elena Caterino in giunta i consiglieri comunali quota Cesa passano a 3 (entra Cesario Vincenzo Angelino, primo dei non eletti). Senza considerare l’amico avvocato Mario De Michele (originario di Cesa), il cui padre ho avuto l’onore di aver come mio capogruppo di Forza Italia nella giunta Ciaramella. Rivedo in giunta la collega al Bilancio, Sagliocco, che sedeva con me nella giunta De Cristofaro, giusto per dimostrare che i nostri bilanci erano in regola. Tutto si muove ad Aversa in una logica di lottizzazione del limitrofo consigliere regionale di Teverola».