Aversa (Caserta) – Una sessantina da fuori regione e una quarantina da Napoli. Questi i numeri dei passeggeri che, nella giornata di ieri, lunedì 4 maggio, sono giunti alla stazione ferroviaria di Aversa e sottoposti ai controlli previsti dalla normativa anti coronavirus. I viaggiatori erano attesi al varco, all’uscita di piazza Mazzini, da agenti di Polizia di Stato, militari della Guardia di finanza e dalla Protezione civile, oltre che da militari dell’Esercito e da agenti di Polizia municipale, insieme a personale sanitario. A quanti sono giunti alla stazione normanna è stata misurata la temperatura, ma nessuno ha superato il limite previsto. Alcuni dei viaggiatori si sono anche sottoposti volontariamente al test rapido che effettuava l’equipe medica. Si tratta di un esame meno invasivo di quello sierologico in senso lato. Infatti, non vi è necessità di un prelievo di sangue, ma ne basta una goccia fatta fuoriuscire da un dito mediante un ago monouso. Anche in questa circostanza nessun caso di positività.
«Per noi – ha dichiarato il sindaco di Aversa Alfonso Golia, presente nella prima mattinata di ieri, intorno alle 7, in stazione per verificare la situazione dei controlli – è prioritario far rientrare i figli della nostra terra in sicurezza. Come annunciato nei giorni scorsi, da ieri mattina c’è un presidio alla stazione. A tutti quelli che arrivano viene misurata la temperatura e sarà possibile fare il test rapido e, in caso di necessità, del tampone». «Sono figli della nostra terra – ha continuato il primo cittadino normanno – e come tali sono i benvenuti perché hanno il diritto di tornare a casa dai loro affetti. Il tutto è pensato per farli rientrare in sicurezza, per loro, per le loro famiglie e per tutta la comunità». A questo proposito, Golia ha anche precisato: «Ricordo che chi rientra in Campania da altre regioni o dall’estero ha l’obbligo di segnalarlo alla Asl, al comune, al medico curante e di fare 14 giorni di quarantena domiciliare».
Per quanto riguarda la presenza di molta gente nelle strade cittadine nella giornata di ieri, il sindaco ha precisato che «non c’è più un obbligo assoluto di quarantena, molti sono tornati a lavorare e si può andare a trovare i propri cari dopo queste settimane di lontananza forzata. Come ho sempre detto non possiamo avere sessantamila poliziotti, uno per ogni cittadino, ma questo non significa che non saranno effettuati controlli. Dobbiamo rispettare tre semplici prescrizioni: utilizzare la mascherina, lavarci spesso le mani e stare attenti alle distanze interpersonali. Se non lo facciamo il rischio è quello di vanificare i sacrifici di queste settimane e tornare a punto di partenza. Siamo nella stagione della responsabilità».
Ieri, comunque, passeggiando per le strade di Aversa la sensazione era quella di essere tornati praticamente due mesi indietro. Via Roma, ad esempio, era affollata come in un giorno qualsiasi e molte persone erano addirittura prive di mascherine, sebbene viga l’obbligo di indossarle sempre quando si è in strada. Altra arteria che presentava l’aspetto dei giorni che furono è la Variante. Auto ovunque e, soprattutto in sosta, anche sui marciapiedi, nei pressi di una nota pasticceria che, come tutte le altre, ha riaperto i battenti, anche se solo per il take-away, nella mattinata di ieri. Altro luogo nel quale si sono registrati assembramenti, lo spazio antistante la casa comunale dove una serie di persone, senza rispettare, in pratica, le prescrizioni relative alle distanze, si sono accalcate per consegnare le richieste di bonus per l’affitto. Affollamenti si sono registrati anche in prossimità di banche e uffici postali con la presenza di persone senza mascherina e senza rispettare le distanze.