Aversa (Caserta) – Cinque contravvenzioni ad altrettante persone che passeggiavano in strada ad Aversa senza mascherine. Ad attivarsi gli agenti di Polizia municipale coordinati dal comandante Stefano Guarino che, sebbene i divieti e le prescrizioni siano diminuite, continuano a verificarne il rispetto per la tutela della salute collettiva. Nella serata di mercoledì, i caschi bianchi normanni si sono imbattuti in un gruppo di giovanissimi che non indossavano la prescritta mascherina obbligatoria mentre passeggiavano in via Salvo d’Acquisto. Per due di essi sedicenni di Teverola, essendo minorenni, è stato necessario convocare presso gli uffici del comando di polizia municipale i genitori per la contestazione dell’infrazione commessa dai figli.
«Il 4 maggio – ha dichiarato in merito ai controlli in atto e a quanto si sta verificando in città il sindaco Alfonso Golia – è iniziata una fase molto delicata. C’è stata la riapertura parziale di molte attività e tanta gente si è riversata in strada per passeggiare». «Bisogna, però, ricordare – ha continuato il primo cittadino normanno evidenziando gli obblighi in vigore – che ci sono delle regole da rispettare. E’ obbligatorio usare la mascherina, bisogna stare a un metro di distanza da altre persone per evitare situazioni di rischio». «In questi giorni – ha concluso Golia – molte persone non indossano la mascherina o non la indossano correttamente lasciando il naso scoperto. La Polizia municipale ha iniziato a multare chi gira in strada senza la mascherina, che ricordo protegge noi stessi e gli altri dal virus».
Insomma, i controlli ci sono, anche se si registrano situazioni borderline come quelle segnalate da Francesco, quarantottenne, operaio: «Premetto che sono uscito per andare a lavoro. Ho visto all’incrocio della Variante, corrispondenza Stazione, i famosi lavavetri. Passando davanti a qualche supermercato ho visto i famosi assistenti al carrello e, infine, in qualche posto più isolato, anche i famosi parcheggiatori abusivi tutti senza mascherina e senza il rispetto delle distanze». Ci sono anche diversi aversani che, alla luce della maggiore libertà di movimento in vigore da lunedì scorso, chiedono all’amministrazione comunale di riattivare la zona a traffico limitato in via Roma. «I marciapiedi – afferma Giuseppe, un infermiere quarantenne – sono stretti e non consentono un agevole rispetto del distanziamento prescritto, per cui avere la strada per camminare sarebbe auspicabile».
Sempre in tema di controlli, da evidenziare quelli in corso, incessantemente, dalla prima mattinata di lunedì presso la stazione ferroviaria di Aversa da parte di Polizia di Stato, Guardia di finanza, agenti di Polizia locale e dalla Protezione civile cittadina in collaborazione con i medici dell’Asl sia degli uffici aversani che del Centro Covid di Grazzanise. Ad essere presidiati i due ingressi dello scalo ferroviario, sia quello principale di piazza Mazzini che quello secondario che si affaccia su via Atellana. Oltre al controllo della temperatura da parte degli addetti, in caso di temperatura superiore a 3,5 gradi o su base volontaria, si viene sottoposti al test rapido che viene effettuato dall’equipe medica. Si tratta di un esame meno invasivo di quello sierologico in senso lato. Infatti, non vi è necessità di un prelievo di sangue, ma ne basta una goccia fatta fuoriuscire da un dito mediante un ago monouso. In proposito, il sindaco Golia ha ribadito nuovamente: «Ricordo che chi rientra in Campania da altre regioni o dall’estero ha l’obbligo di segnalarlo alla Asl, al comune, al medico curante e di fare 14 giorni di quarantena domiciliare».