La polizia è intervenuta in un’abitazione di Casal di Principe, in via Caltagirone, dove erano stati segnalati maltrattamenti di animali e combattimenti tra cani, tra l’altro fatti accoppiare per alimentare il mercato illegale dei cani. Rinvenuti numerosi cani di razza “pitbull” tenuti in condizioni disumane, privi del prescritto microchip e, per alcuni di essi, hanno riscontrato anche la presenza di pregresse ferite riconducibili al fenomeno illegale dei combattimenti.
A seguito di segnalazione anonima, nella prima mattinata di sabato 23 maggio i poliziotti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna e personale del servizio veterinario dell’Asl di Aversa, settore “sanità animale e randagismo”, opportunamente fatto convenire, hanno potuto effettivamente riscontrare la veridicità delle informazioni in loro possesso, rinvenendo sul soffitto e sul terrazzo di quella abitazione, la presenza di 7 cani pitbull, tutti privi di microchip, tenuti in condizioni assolutamente disumane, legati a catene fissate verticalmente alla soffitta dell’abitazione e privi di qualsiasi basilare cura. In particolare, su uno di tali animali, femmina dell’età approssimativa di circa 4 anni, venivano riscontrate numerose cicatrici di ferite pregresse, presumibilmente riconducibili a combattimenti con altri animali.
Davanti a tali gravi risultanze, i cani venivano tutti prelevati dal servizio veterinario e sottoposti a sequestro penale, mentre il sedicente proprietario, M.G., di 20 anni, pluripregiudicato per stupefacenti, porto e detenzione di oggetti atti ad offendere e ricettazione, veniva deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamenti di animali, nonché contravvenzionato per la mancata iscrizione (microchippatura) degli animali all’anagrafe canina. Dopo aver individuato una persona idonea all’adozione, uno dei pitbull sequestrati veniva sul posto affidato in adozione previa opportuna registrazione all’anagrafe canina.