28 siti web e 8 canali Telegram, che permettevano la visualizzazione e il download illegale delle copie digitali di numerosi quotidiani e riviste, sono stati sequestrati dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma. L’indagine era già stata avviata dallo scorso anno ma è stata intensificata nelle ultime settimane poiché la situazione di emergenza sanitaria ha visto un consistente incremento della pirateria online.
I “pirati informatici” provvedevano a registrare i siti in località estere (soprattutto a Panama, negli Stati Uniti e in Russia), sfruttando servizi offerti da provider accreditati per assegnare nomi a dominio di secondo livello, in alcuni casi avvalendosi di servizi di “anonimizzazione” per mascherare la reale titolarità e nazionalità. Successivamente attivavano appositi spazi web su server esteri, collocati in Olanda, Stati Uniti, Russia, Ucraina e Belize, in modo da ostacolare la rintracciabilità dei responsabili.
Identificate le risorse online, queste sono state preventivamente sequestrate. Inoltre, è stato chiesto ai provider nazionali di inibire l’accesso mediante oscuramento dei siti web e dei 8 Telegram in cui circolavano quotidianamente copie di quotidiani e riviste sia nazionali sia internazionali. Le indagini delle Fiamme gialle proseguono per risalire all’identità dei gestori delle piattaforme, che ora rischiano fino a 4 anni di reclusione e 15.493 euro di multa per la diffusione di opere tutelate dal diritto d’autore. IN ALTO IL VIDEO