Liquami in mare nel Casertano, sopralluogo dell’Arpac alla Foce dell’Agnena

di Redazione

Sopralluogo, nella mattinata del 7 maggio, sulla Foce dell’Agnena, lungo il litorale domizio tra Mondragone e Castel Volturno, nel Casertano, dopo lo sversamento di liquami in mare immortalato in una foto che ha fatto il giro del web. L’ipotesi è quella di letame stoccato da qualche allevamento. Un’immagine che ha indignato non poco i cittadini poiché, dopo oltre due mesi di lockdown dovuto all’emergenza coronavirus, le acque del litorale erano diventate cristalline, conferendo speranza nell’animo di chi vive in un territorio martoriato per anni da sversamenti abusivi.

A chiedere il tempestivo intervento dell’Arpac è stato il consigliere regionale Giovanni Zannini dopo aver segnalato la vicenda al vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola. E’ stato effettuato un volo con drone per verificare se la foto è attendibile. In quest’ultimo caso, sottolinea Zannini, “proveremo a risalire lungo il fiume per individuare i delinquenti che si sarebbero resi responsabili di un simile scempio”.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale del centrodestra, Gianpiero Zinzi: “Dalle prime valutazioni sembra che lo sversamento possa essere iniziato già martedì. Se fossero confermate resterebbe il rammarico della mancata vigilanza: l’autorità giudiziaria, se avvisata per tempo, avrebbe avuto tutti gli strumenti per individuare i responsabili. I risultati saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito Arpac. In attesa, resta l’ipotesi di un inquinamento puntuale, non prolungato nel tempo e non in atto ieri, di letame stoccato da qualche allevamento. Purtroppo non è la prima volta che i cassoni dove si raccolgono i reflui zootecnici vengono svuotati nei nostri canali e questa è una delle cause principali dell’inquinamento del litorale, assieme all’insufficienza dei depuratori e alle abitazioni abusive non allacciate alla rete fognaria. Restiamo vigili a tutela del nostro mare”.

I carabinieri, che si occupano delle indagini insieme alla Guardia Costiera, hanno trasmetto tutti gli atti al Nucleo operativo ecologico dell’Arma, come conferma il consigliere regionale Vincenzo Viglione del Movimento 5 Stelle (guarda il video di Viglione). Si tratterebbe, come sostiene Viglione, di scarichi di varia natura, non solo di liquami zootecnici. “La situazione – spiega il pentastellato – stamani è più tranquilla ma si nota un colore ancora piuttosto scuro dell’acqua all’altezza della foce”.

“Tutti noi siamo rimasti impressionati dalle immagini della foce dell’Agnena che riversa in mare una macchia nera e maleodorante a soli due giorni dalla fine del lockdown. E’ intollerabile”. Così il presidente della Commissione sanità del Consiglio Regionale della Campania, Stefano Graziano, che ringrazia “la Capitaneria di Porto, i Carabinieri, l’Arpac e il Consorzio di Bonifica che hanno subito avviato, ciascuno per le rispettive competenze, indagini e approfondimenti per risalire agli autori e capire la natura della macchia. Mi aspetto un’indagine rapida anche perché molte attività sono ancora ferme in osservanza dei decreti antiCovid”. IN ALTO IL VIDEO DEL SOPRALLUOGO COL DRONE

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