Nel pomeriggio del 14 maggio, gli agenti della Squadra mobile di Caserta hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica della Corte d’Appello di Napoli, nei confronti di Benito Belforte, 48enne di Marcianise, fratello del più noto Domenico Belforte, ras dell’omonimo clan camorristico.
Il provvedimento è stato formalizzato a seguito del rigetto del ricorso, da parte della Suprema Corte di Cassazione, che ha reso definitiva la sentenza di secondo grado con cui Benito Belforte era stato giudicato colpevole di concorso in estorsione, commessa col metodo mafioso, al fine di agevolare il sodalizio camorristico dei Belforte di Marcianise e per affermarne la supremazia sul territorio di competenza. L’arrestato, infatti, come emerso a seguito di indagini sviluppate dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, era stato inquadrato nella compagine che, aldilà dei rapporti familiari, si era resa operativa sul territorio nella riscossione dei ratei estorsivi, impiegando il temutissimo nome dei Belforte.
In tale veste, a cavallo delle festività natalizie 2016/2017, Benito Belforte si era reso responsabile, con altri, di un episodio estorsivo consumato in danno del titolare di una nota azienda di onoranze funebri di Marcianise. Per tale fatto era già stato attinto da un’ordinanza cautelare, eseguita il 12 aprile 2017, per poi riacquistare la libertà nel maggio del 2019. Benito Belforte è stato associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere per scontare la pena residua di 6 mesi e 25 giorni di reclusione.