Orta di Atella (Caserta) – “La verità è sempre figlia del tempo e quella che sta emergendo sulla vicenda Mario De Michele è una verità sconcertante e che deve necessariamente fare luce su atteggiamenti e personaggi che negli ultimi anni hanno determinato in modi diversi anche la vita politica del nostro territorio”. Lo sostengono, in una nota congiunta, gli ex amministratori di Orta di Atella che facevano parte del Consiglio comunale sciolto, lo scorso novembre, per infiltrazioni della camorra: l’ex sindaco Andrea Villano, Antonio Arena, Anna Castelli, Giuseppe Massaro, Salvatore Del Prete, Ferdinando D’Ambrosio, Rocco Russo, Raffaele Elveri, Alessandra Cinquegrana, Vincenzo Moccia, Pasquale Lamberti e Katia Sorvillo. Scioglimento decretato dalla Commissione d’Accesso inviata dalla Prefettura che convocò in audizione lo stesso De Michele.
“Quello che sta venendo alla luce – spiegano Villano e gli ex amministratori – ci lascia sgomenti ma fino ad un certo punto. Già nell’ottobre 2018, quando il giornalista denunciava le prime presunte aggressioni e tentativi di violenza, ci siamo preoccupati di chiedere al Prefetto una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza. In quella sede il Prefetto stesso ci informò che nessuna recrudescenza della criminalità organizzata esisteva sul territorio atellano. Nel frattempo, continuava senza sosta e con sempre maggiore aggressività l’offensiva mediatica di Campania Notizie nei confronti di tutta la Comunità Ortese e soprattutto verso la compagine di governo cittadino bersaglio quotidiano di una campagna mediatica fuori ogni misura che spesso colpiva non solo l’attività politico amministrativa ma anche fatti personali e affetti familiari. Abbiamo subito per mesi una vera e propria aggressione mediatica, cavalcata strumentalmente da chi pensava di trarne un profitto. Pianificata nei minimi dettagli da chi evidentemente non desiderava che il nostro territorio trovasse la serenità per affrontare i problemi gravi da cui è afflitto”.
Villano e company ora annunciano che chiederanno “di poter leggere le audizioni avute dallo stesso De Michele presso la Commissione di Accesso insediatasi ad Orta di Atella il 1 marzo 2019. Ci fa rabbrividire oggi l’ipotesi che un pericoloso calunniatore ed inventore di false storie possa aver condizionato le sorti di una esperienza amministrativa e quindi di un intero territorio chissà per quali fini e quali pericolosi interessi. Valuteremo concretamente l’ipotesi di costituirci come parte civile al processo che riguarderà il direttore di Campania Notizie”.
“Nonostante tutto – sottolineano – riteniamo, però, che non vada abbassata la guardia nella lotta alla camorra e nella difesa di quanti raccontano la quotidianità di una terra che continua ad essere attraversata da interessi che superano il solco della legalità. Esprimiamo pertanto la nostra vicinanza e gratitudine a quella stragrande maggioranza di giornalisti onesti che ogni giorno rischiano tutto per raccontare la verità. Attendiamo con fiducia che la magistratura faccia totalmente luce su una brutta vicenda nata sulla nostra pelle e cercheremo di capire fino in fondo cosa è successo”. “A Mario De Michele ed alla sua famiglia – concludono – la verità ha ridato la serenità di vivere senza bisogno di essere scortati, quella stessa verità che aspettano tutte le vittime lasciate lungo il cammino di questa triste menzogna”.