Reggio Calabria, cimitero in mano a cosca di ‘Ndrangheta: arrestato dirigente comunale

di Redazione

Su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato alcuni elementi di vertice e componenti della cosca Rosmini (Francesco Giordano, Nicola Alampi, Salvatore Claudio Crisalli, detto “Peppe”) e Zindato (Demetrio Missineo e Rocco Richichi), nonché il dirigente responsabile pro tempore dei servizi cimiteriali del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Manglaviti, ritenuto responsabile di aver favorito la cosca Rosmini nei processi di imposizione del monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero del quartiere reggino di “Modena”, assurgendo ad uomo chiave nello scacchiere del sodalizio criminale.

Il funzionario comunale è accusato di aver permesso al referente imprenditoriale della cosca, Francesco Giordano, e agli altri sodali Crisalli e Massimo Costante di operare indisturbati – senza essere titolari di alcuna ditta – nella realizzazione di ogni lavoro edile all’interno del cimitero, consegnando sostanzialmente agli uomini della cosca Rosmini l’intero plesso cimiteriale, mettendo a loro disposizione i suoi sottoposti e la sede degli uffici comunali, all’interno del cimitero, che di fatto era diventata la base amministrativa degli uomini dei Rosmini (Giordano e Crisalli) dove, questi ultimi, in diverse occasioni, ricevevano clienti, stipulavano accordi, formalizzavano vendite con i privati cittadini che richiedevano interventi edili all’interno della struttura cimiteriale. IN ALTO IL VIDEO

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