Dopo oltre due mesi e mezzo di chiusura, da oggi sono riaperti al pubblico gli scavi archeologici di Pompei. Lo ha annunciato il direttore generale del parco Massimo Osanna che a breve incontrerà i giornalisti nella Palestra grande del sito. Cambia l’offerta ai visitatori che per il momento non avranno accesso alle Domus ma potranno soltanto passeggiare lungo le strade della città antica. È consentito l’accesso esclusivamente nelle case più grandi come la Domus di Cornelio Rufo, una novità per i fruitori del parco perchè ristrutturata solo di recente.
Il percorso è prestabilito e l’ingresso nel sito è consentito soltanto a 40 persone per ogni fascia oraria prevista ogni 15 minuti. Il biglietto avrà un costo di 5 euro e sarà acquistabile esclusivamente on-line sul sito ticketone. Il parco è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. I visitatori saranno sottoposti, all’arrivo, a misurazione della temperatura mediante termoscanner e dovranno indossare la mascherina obbligatoriamente anche durante tutta la presenza nel sito, oltre a rispettare la distanza fisica di 1 metro all’aperto e 1,50 al chiuso, nel sito e al suo esterno. Lungo il percorso segnaletiche sulla normativa e dispenser di gel igienizzante. L’ingresso unico sarà quello di piazza Anfiteatro, con possibilita’ di uscita, attraverso il tempio di Venere, da Piazza Esedra o da Porta Marina.
La visita si svilupperà lungo un percorso a senso unico. Sarà possibile passeggiare all’interno dell’Anfiteatro, nel giardino della Palestra grande e nei Praedia di Giulia Felice, ma anche attraversare la necropoli di Porta Nocera, l’Orto dei fuggiaschi, arrivare al quartiere dei teatri e al Foro triangolare. Da via dell’Abbondanza, inoltre, si potrà raggiungere il Foro con tutti i suoi edifici pubblici e religiosi, visitare lo spazio esterno delle Terme Stabiane o risalire via Stabiana fino a via del Vesuvio dove ammirare la casa di Leda e il cigno, la domus gli Amorini Dorati e le Terme centrali. Il percorso cambia a partire dal 9 giugno: da questa data parte infatti una seconda fase, con due itinerari e l’apertura di ulteriori spazi inediti e domus.