Aversa (Caserta) – Alla luce delle nuove nomine assessoriali da parte del sindaco di Aversa: Elena Caterino, Mario De Michele e Francesca Sagliocco, abbiamo intervistato l’ex parlamentare e attuale capogruppo del Partito Democratico, Paolo Santulli.
Si parla di lei come uno dei “ribelli” della maggioranza. Per quale motivo avete dato vita ad un gruppo, misto, di contestatori? “I termini ribelli e contestatori sono abusati: alcuni consiglieri quando si sono accorti che si poteva determinare, a causa della mancanza di condivisione e confronto, una deriva oligarchica, hanno pensato bene di sollecitare il dibattito politico interno alla maggioranza”.
Si dice che volete sfiduciare il sindaco? “Si, l’ho letto, l’ha detto anche Golia in una intervista di questi giorni, dicendo, se non ricordo male, che voleva vedere se avevamo il coraggio di andare dal notaio, che sarebbe stata un’azione immorale. Ho sorriso. Poco più di un anno fa, Golia era con me dal notaio De Rosa a dimettersi per sfiduciare De Cristofaro. In ogni caso chi si preoccupa, evidentemente, non ha la coscienza a posto. Per quanto mi riguarda, e i più la vedono come me, non intendiamo fare regali a nessuno; tutti abbiamo concorso, dopo 20 anni, al successo del centro/sinistra. Ovviamente, però, gli interessi della città e dei cittadini vengono prima delle parti politiche”.
Il sindaco ha detto che volevate l’azzeramento per poi pretendere di applicare il manuale Cencelli. “L’azzeramento lo stava determinando lui: ha fatto fuori, in un modo e nell’altro, tre assessori in meno di 10 mesi. Non abbiamo mai chiesto nulla al sindaco e nemmeno adesso. Non abbiamo proposto nessun assessore. Improvvisamente, sabato 18 aprile il sindaco ci ha detto che per lunedì 20 aprile voleva completare la Giunta e voleva delle proposte. Sapendo che già aveva scelto Sagliocco e Caterino e che certamente aveva già concordato anche il terzo assessore, nessuno di noi ha dato suggerimenti: ha cominciato lui, finisse lui. Anche la maggioranza dei consiglieri del Pd, espressamente convocati in videoconferenza, prudentemente registrata, si è espressa contro pateracchi politici, ben consci che il sindaco già aveva abiurato alla sua originale scelta di assessori tecnici. Ovviamente a sostenere questa scelta i consiglieri D’Angelo, Forleo e Santulli, dell’area Zingaretti; non concordi Caterino e Alma, assente Danzi”.
E’ vero che lei ha dichiarato che i tecnici in giunta sostituiti dai politici è stata un’ammissione di fallimento di Golia? “Le cose vanno lette complessivamente. Dieci mesi fa, il sindaco, autonomamente, cioè senza chiedere nemmeno un parere ai consiglieri, ha scelto, come ha pubblicizzato, una giunta tecnica; oggi tornare sui suoi passi è una revisione della sua prima scelta, valutata negativamente, ed è quindi un fallimento strategico”.