Carinaro (Caserta) – Sembrano ormai sempre più aspri i dissapori tra Stefano Masi e il resto della maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Nicola Affinito. Dopo il botta e risposta sulla famigerata “Variante”, con le deleghe all’Urbanistica e alle Attività Produttive rassegnate da Masi, ora il primo cittadino non solo condanna ulteriormente le dichiarazioni rilasciate dal consigliere ma gli revoca anche la delega a rappresentante del Comune di Carinaro in seno al consorzio industriale Asi di Caserta.
Ecco la nota inviata da Affinito: “Il sottoscritto, facendo seguito alle gravi affermazioni contenute nella lettera scritta dal Consigliere Masi e alla discussione avvenuta in una riunione di maggioranza, dove lo stesso ha ribadito ancora una volta la sua convinzione che l’attuale amministrazione possa essere in qualche modo responsabile dei ritardi dell’approvazione di alcuni atti amministrativi e dove sono emersi ancora una volta i suoi dubbi sull’integrità morale del sottoscritto e dei componenti della maggioranza, non può non esimersi da considerare il pensiero del consigliere estremamente offensivo e lesivo, non solo e soprattutto per il sottoscritto ma anche per gli altri membri della maggioranza.
Ritengo che le stesse affermazioni non prestino alcun dubbio sulla gravità sia dell’aspetto politico ma ancora più grave lo sono sotto l’aspetto personale. Tutto ciò rappresenta un oltraggio alla mia moralità, a quella del Vicesindaco e all’intera compagine della maggioranza, inoltre reputo, oltremodo calunnioso e irresponsabile il comportamento del Consigliere Masi.
Vi riporto solo alcune affermazioni riportate nel conunicato del Consigliere Masi per rendervi partecipe di quanto lui oggi pensa del Sindaco e della maggioranza: ‘Ad oggi non vi sono più le condizioni perché io possa continuare a farmi carico di tali responsabilità per la scarsa collaborazione generalmente riscontrata, così scarsa da avermi convinto che le condizioni mancassero dall’inizio’ – ‘quest’amministrazione non ha voluto ….’ – ‘un odioso doppiopesismo che genera più di qualche cattivo pensiero…’ – ‘si rema nella direzione opposta e mi tocca prenderne atto…’ “.
Questa stessa missiva inoltre ha generato e innescato un’inutile speculazione giornalistica che ha avuto come unico filo sottinteso quello di voler far emergere un invisibile male affare e un inesistente losco patto tra politica e imprenditoria. E’ inutile affermare che naturalmente sono solo il frutto di supposizioni, se quanto dichiarato dalla stampa fosse supportato da prove concrete e reali sarebbe dovuto essere consegnato e denunciato alla Procura. Vi riporto anche quanto affermato in uno di questi articoli per capire il senso di disprezzo che emerge dalle testuali parole, le stesse parole che la maggioranza e il sottoscritto ha contestato nella riunione al consigliere Masi e al quale si è chiesto di dissociarsi: ‘Alla luce dei contenuti esplosivi della lettera di Stefano Masi, uno dei pochi, se non l’unico, ad aver lottato affinché fosse revocato un permesso a costruire che puzza di tutto, ma proprio di tutto, perché dentro c’è il paradigma della mala-amministrazione, della mala-politica, dell’attitudine al compromesso al ribasso, della specialissima capacità di chi ricopre incarichi importanti e prestigiosi in rappresentanza dello Stato’.
Libertà di stampa equivale a libertà di pensiero….ma il pensiero che un giornalista esprime nei suoi articoli con critiche, supposizioni e conclusioni univoche su atti amministrativi presuppone dovute verifiche delle notizie pubblicate e soprattutto confronto con le persone coinvolte ( le campane devono suonare appaiate). Ritengo eccessivo quanto voluto far emergere negli articoli di stampa recentemente pubblicati soprattutto per il motivo che l’atto amministrativo in questione è al momento inefficace e vi espongo anche brevemente le ragioni.
Il permesso a costruire è archiviato e sospeso a seguito di comunicazioni degli uffici del Comune e a seguito di un ricorso al Tar evocato da una parte dei proprietari dei terreni oggetto del permesso; in merito invece alla Variante al Puc è stata oggetto di una verifica delle forze dell’ordine e nonostante le difficoltà della burocrazia e dei paletti normativi sarà oggetto di un parere di un esperto per la verifica degli atti procedimentali.
Atti e comunicazioni anteriori alle dimissioni del consigliere Masi. Ritornando al rapporto con il consigliere Masi ribadisco che avendo appurato che esistono ancora perplessità e timori sul sottoscritto e sulla maggioranza, in qualità di ‘amministratori collusi’ con imprenditori, burocrati e vice prefetti a dir suo poco raccomandabili non posso che prenderne atto e agire di conseguenza. Vi ricordo che la carica di delegato in una maggioranza consiliare è data ai Consiglieri non nominati Assessori per collaborare in materie specifiche facendo da supporto all’operato del Sindaco e con gli altri assessori e che lo stesso rapporto è basato e fondato su un patto fiduciario che serve a formulare proposte e soluzioni (art. 50 Tuel); venendo meno tale presupposto fondamentale che è alla base di qualsiasi rapporto tra persone che collaborano a un progetto o a un lavoro comune, ritengo, ad oggi, opportuno accettare le dimissioni da capogruppo della maggioranza dalla delega all’Urbanistica e di revocare la delega alle Attività Produttive e di destituire lo stesso Consigliere Masi dalla Nomina a rappresentante dell’Ente comunale di Carinaro all’assemblea del Consorzio Asi. Le deleghe e la rappresentanza dell’Ente nel Consorzio Asi resteranno ad interim al sottoscritto.
Voglio rappresentarvi che tale decisione è un provvedimento che non avrei voluto assumere e mi dispiace profondamente perseguire tale strada ma al momento, credo e penso che sia l’unica via possibile, vista l’intransigenza mostrata dal Consigliere Masi. Allo stesso tempo sono fiducioso che lo stesso possa rinsavire e possa decidere di continuare il percorso di rinnovamento intrapreso da questa amministrazione anche con tutte le difficoltà e peculiarità che un’amministrazione giovane e con anime diverse rappresenta. Come già ribadito nella precedente missiva ribadisco che questa amministrazione proseguirà il suo cammino perseguendo gli obbiettivi indicati nel programma elettorale e che lo stesso sarà sempre il faro di riferimento della maggioranza. Proseguiremo il nostro percorso con il più alto senso del dovere, di dedizione, di legalità ed onestà cosi come richiesto dal compito affidatoci all’indomani della nostra elezione nel rispetto dei cittadini che ci hanno dato fiducia e perseguendo esclusivamente gli interessi della nostra comunità”.