Gricignano (Caserta) – Col placarsi dell’emergenza Covid si riaccende con prepotenza il dibattito politico a Gricignano. Per la serie “Dove eravamo rimasti?”, l’opposizione nei giorni scorsi è tornata sulla questione dei servizi che ruotano attorno alla gestione della raccolta rifiuti, in particolare sull’affidamento alla ditta Sorari, situata nella zona industriale di Carinaro, dello smaltimento di rifiuti da imballaggi in materiali misti, imballaggi in vetro, imballaggi in carta e cartone.
Un servizio affidato d’urgenza (dopo l’incendio e il conseguente stop alle attività della ditta napoletana “Di Gennaro” che lo aveva in carico) il 13 settembre 2018, un mese e mezzo prima dello scioglimento della prima amministrazione Santagata (quando si dimisero in massa 9 consiglieri, tra maggioranza e opposizione, ndr.), dall’allora dirigente dell’ufficio tecnico Davide Ferriello, e che ora il gruppo di minoranza “Gricignano al Centro” guidato da Vittorio Lettieri – così come avvenne per l’affidamento alla Progest per la bonifica dell’isola ecologica – mette in discussione poiché si sarebbe proceduto con troppa “leggerezza”.
E, a tal proposito, l’opposizione prende come riferimento la comunicazione che l’ingegner Lorenzo Vallone, attuale dirigente dell’area tecnica comunale, in carica dallo scorso 11 marzo, ha inviato alla Sorari e, per conoscenza, al sindaco, all’assessorato all’Ambiente e agli uffici comunali competenti, in cui fa presente che “da un controllo effettuato sono emerse incongruenze relativamente all’affidamento” poiché “esiste solo la determina di affidamento incarico che prevede, tra l’altro, un affidamento di durata non superiore ai due anni dalla data di inizio del servizio e comunque legata al prefetto affidamento”, “mancando i restanti atti imposti dal Codice appalti”. “Non risulta”, tra l’altro, “sottoscritto regolare contratto tra Comune e società, né risulta capitolato speciale descrittivo e prestazionale”. Pertanto, come annuncia il dirigente Vallone, si procederà “alla comunicazione degli importi spettanti a titolo di corrispettivo per i materiali conferiti alla società dalla data di affidamento del servizio” (che scade il 13 settembre prossimo) e “all’indizione di regolare procedura di appalto”.
Nella vicenda interviene il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Anna Michelina Caiazzo, che subito premette: “La comunicazione del dirigente Vallone non rappresenta un ‘richiamo’ all’amministrazione comunale, come strumentalmente vuole far credere l’opposizione, ma il frutto dell’attività di controllo che la sottoscritta, già dallo scorso gennaio, ha intrapreso in ordine a tutti i contratti stipulati nel settore di mia competenza, compreso il contratto riguardante la Sorari”. “Ovviamente – sottolinea Caiazzo – non si è risolto tutto a gennaio poiché il dirigente allora in carica (D’Orazio, ndr.) è andato via e il suo posto è rimasto vacante fino all’11 marzo, quando è arrivato l’ingegner Vallone a cui ho chiesto di proseguire i controlli. Poi, come tutti sappiamo, è scoppiata l’emergenza covid e le attività dell’area tecnica si sono notevolmente rallentate. Così si è giunti alla metà di aprile con la nota inviata alla Sorari, che ho condiviso col dirigente”. Per l’assessore, quindi, “è alquanto riduttivo, da parte dell’opposizione, presentare un’interrogazione su un procedimento di controllo avviato dalla sottoscritta, quindi dalla maggioranza”. “Se l’opposizione ha perplessità in merito – continua il vicesindaco – può recarsi nella casa comunale e verificare l’enorme lavoro svolto finora che sicuramente sta caratterizzando in positivo l’amministrazione Santagata”.
Sotto il profilo della regolarità sull’affidamento alla Sorari – su cui, come dicevamo all’inizio, l’opposizione nutre dubbi – pur trattandosi di un affidamento “sottosoglia” (circa 20mila euro annui) per il quale si poteva procedere direttamente, è evidente, tuttavia, che non sia mai stato stipulato il contratto tra Ente e società. Su questo il vicesindaco commenta: “Nel caso specifico, si tratta di atti gestionali che non competono alla politica, quindi alla carica che ricopro. Il mio dovere è esercitare il controllo, come ho fatto finora in modo costante. E, proprio in virtù di questi controlli, procederemo ad eliminare le anomalie che saranno rilevate. Non a caso, il dirigente ha già annunciato che sarà indetta una regolare procedura di appalto”. “Quello che voglio ribadire ai cittadini – conclude la titolare dell’Ambiente – è che sono pronta a bloccare qualsiasi forma di corruzione che si possa presentare, proseguendo la strada della legalità intrapresa sin dall’inizio del mandato amministrativo”.