La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi il Recovery Fund, il Fondo per la ripresa dell’economia europea in ginocchio per la crisi provocata dall’emergenza Coronavirus. Von der Leyen ha parlato, davanti al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Bruxelles.
“Lo strumento – ha detto Von der Leyen – si chiama ‘Next Generation Eu’, vale 750 miliardi e si aggiunge al Qfp, quadro finanziario pluriennale 2021-2027, di 1.100 miliardi”. La presidente della Commissione ha aggiunto: “Ora lavoriamo per un’intesa veloce”. Se la proposta dovesse passare, all’Italia dovrebbe andare la parte più alta pari a circa 172 miliardi di euro. Il premier italiano Giuseppe Conte parla di “ottimo segnale da Bruxelles”. Ma l’Olanda, attraverso fonti diplomatiche, fa però subito capire che la proposta della Commissione europea sarà oggetto di lunga trattativa. Soddisfatto anche il ministro dell’Economia Gualtieri che parla di un “passo avanti storico”.
“La crisi ha effetti in tutti i Paesi – ha spiegato von der Leyen – e nessuno può ripararsi da solo. Un’economia in difficoltà da una parte ne indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme”. Poi ha aggiunto: “Next generation Eu sarà uno strumento limitato nel tempo e sarà straordinario tanto quanto l’attuale crisi. Dobbiamo raggiungere un accordo quanto prima, per dare tempo alla necessarie ratifiche. Sono a favore degli appelli che chiedono che si agisca prima della fine dell’anno. Lavoreremo per arrivare ad un accordo quanto prima. Siamo ad un momento decisivo per l’Europa”.
Von der Leyen ha spiegato: “Siamo stati incaricati dal Consiglio Ue di lavorare su questo modello”, su cui “c’è un accordo di fondo”, ora “la discussione è tra la dimensione dei prestiti e dei finanziamenti a fondo perduto, e su quanto dovremo raccogliere sul mercato. E’ positivo iniziare a lavorare ad una soluzione, che subirà parziali modifiche come accade nei negoziati, ma sono convinta che questa sia la risposta che dobbiamo dare per risolvere questa crisi acuta”. La dotazione di 750 miliardi di euro è così ripartita: 500 miliardi di sussidi destinati ai Paesi più colpiti dalla crisi, tra cui l’Italia, e 250 miliardi di prestiti riservati agli Stati membri. La Commissione otterrà i 750 miliardi di euro innalzando “temporaneamente” il tetto delle risorse proprie del bilancio comune al 2% del Pil Ue, e andando sui mercati a finanziarsi. Il debito così emesso dovrà essere rimborsato tra il 2028 e il 2058, attraverso il bilancio comune post 2027. Per reperire risorse, Bruxelles propone di includere nuove risorse da tasse sulle emissioni, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e web tax.
All’Italia, secondo indiscrezioni, andrebbero complessivamente 172,7 miliardi, di cui circa 81 di sussidi e 91 di prestiti. Una somma che rappresenta la quota più alta destinata a un singolo Paese. Segue l’Italia, la Spagna con un totale di 140,4 miliardi, divisi tra 77,3 miliardi di aiuti e 63,1 miliardi di prestiti. Terza in ordine di grandezza per la quota proposta per singolo Paese è la Polonia, con 63,8 miliardi di euro, di cui 37,693 di aiuti e 26,146 di prestiti. Per la Francia sono previsti 38,7 miliardi, mentre per la Germania 28,8, in entrambe i casi solo di sussidi. Lo sforzo complessivo dell’Ue per la ripresa sarà “da 2.400 miliardi” di euro. Von der Leyen ha spiegato che la proposta del Fondo da 750 miliardi si aggiungerà ai 1.100 miliardi di bilancio pluriennale Ue, il Qfp, “riveduto a 1.100 miliardi, per un totale di 1.850 miliardi” di euro. Il tutto sarà sommato ai 540 miliardi delle misure già approvate: Mes light, Sure per la disoccupazione e fondi Bei.
Numerose le reazioni al piano illustrato dalla presidente della Commissione Ue. Conte scrive sui social: “Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perchè ci abbiamo creduto dall’inizio. 500 mld a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo su negoziato e liberiamo presto le risorse”. “La proposta della Commissione Ue è all’altezza della sfida e della necessità di sostenere il rilancio dell’economia con strumenti e risorse comuni. È un passo avanti storico, ora lavoriamo per adottarla rapidamente. Well done!”, è stato invece il commento su Twitter del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Il Recovery fund significa metterci in grado di spendere tutti i soldi che servono: la priorità adesso è abbassare le tasse, non dobbiamo sbagliare come dieci anni fa. Usiamo i soldi per abbassare le tasse”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.