Aversa, stallo gara strisce blu: Anac chiedere relazione al Comune

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Trenta giorni per inviare una relazione che ripercorra la storia degli ultimi cinque anni delle strisce blu riscontrando i rilievi specificatamente avanzati. Questa la richiesta che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, Ufficio Vigilanza centrali di committenza e concessioni di servizi, ha inviato al Comune di Aversa e, in maniera specifica al sindaco Alfonso Golia (anche se il nome indicato è quello del predecessore Enrico de Cristofaro), del Segretario generale e responsabile della prevenzione della corruzione Anna Di Ronza e del Responsabile del procedimento Stefano Guarino, dirigente del settore.

Siamo, in pratica, di fronte all’avvio «del procedimento di vigilanza nei confronti del Comune di Aversa al fine di acquisire una relazione descrittiva delle modalità di gestione del servizio di gestione della sosta con dispositivo di controllo e pagamento senza custodia, a partire dal 2015, comprensiva di controdeduzioni ai rilievi come formulati, corredata da adeguata documentazione di supporto». Al di là del freddo burocratese, il dirigente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Umberto Reale, vuole approfondire i rilievi contenuti nell’esposto presentato alla stessa Anac da Luigi Monti, amministratore unico della società Publiparking srl, aggiudicataria della concessione del servizio di gestione della sosta regolamentata con dispositivo di controllo e pagamento senza custodia.

Un servizio del valore di oltre 12 milioni di euro. La società in questione ha segnalato all’Autorità «la presunta condotta illegittima dell’Ente comunale riconducibile all’assenza di oggettivi motivi ostativi alla sottoscrizione del contratto di concessione nonostante l’aggiudicazione definitiva in favore della Publiparking sia stata proclamata in data 3.7.2019». Ossia, tradotto: quali sono i motivi per i quali questo contratto non si firma? Lo stesso Monti ha segnalato «che dal 2015 la gestione del servizio si protrarrebbe senza soluzione di continuità attraverso reiterati affidamenti diretti, che altro non sarebbero che proroghe mascherate in favore del “Consorzio Cooperative Sociali Atena”» violando il «principio di rotazione a causa di reiterate proroghe mascherate da affidamenti diretti allo stesso gestore».

In pratica, oramai da anni, il Comune di Aversa versa 40mila euro alla ditta per assicurare gli stipendi agli 11 addetti al controllo della sosta. Si tratta di un caso certamente unico in Italia di un comune che ci rimette soldi invece di introitarli dal servizio di sosta a pagamento, alias strisce blu, il tutto senza alcun criterio oggettivo. Infatti, nella nota dell’Anac si legge una vera e propria accusa alle ultime due amministrazioni di De Cristofaro e di Golia oltre che del commissario prefettizio: «Da quanto appreso sembrano configurabili diversi profili di anomalia, quali l’omesso ricorso a procedure di evidenza pubblica, l’utilizzo distorto di proroghe e rinnovi contrattuali, omessa stipula del contratto entro i termini normativamente stabiliti dall’efficacia dell’aggiudicazione».

Come si ricorderà, a settembre scorso, tutto era pronto per la sottoscrizione, del contratto. Il dirigente aveva inviato la bozza da sottoscrivere fissando anche la data per l’operazione. All’ultimo momento, però, tutto saltò perché l’originale da sottoscrivere era diverso dalla bozza inviata alla società aggiudicataria della gara, la Publiparking. In particolare, era previsto, a differenza della prima stesura, il pagamento della Tosap, nonostante in corso di gara, ad un preciso quesito posto dalla stessa Publiparking, era stato risposto che questo tributo non era dovuto da chi svolgeva il servizio.

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