Aversa (Caserta) – Un parcheggiatore abusivo minaccia una donna costringendola ad andare via visto che non vuole pagare. Aversa sempre più terra di nessuno o, meglio, sempre più terra dei parcheggiatori abusivi che, dopo la pausa dovuta al lockdown, si sono riappropriati dei propri territori con una rinnovata baldanza e arroganza. Nonostante le continue denunce da parte delle forze dell’odine si è di fronte ad una lotta impari alla quale nemmeno i daspo urbani sono riusciti a porre fine.
Ultimo episodio, in ordine di tempo, quello verificatosi ieri ai danni di una signora che si stava recando presso un centro estetico ubicato in via Di Giacomo, a pochi passi dal Tribunale di Napoli Nord. La signora ha parcheggiato la propria vettura nello spazio antistante un noto negozio di abbigliamento per l’infanzia. Le si è avvicinato un uomo chiedendole il pagamento di due euro anticipato. La donna si è lamentata evidenziando che si trovava su suolo pubblico. Immediata la risposta dell’uomo: «Meglio allora che te ne vai subito, perché o paghi o è meglio che sposti la macchina da qui». Un consiglio che la malcapitata ha seguito, cambiando zona di sosta, per poi denunciare la sua avventura sui social.
Ma quello del «2 euro e stai tranquillo» è praticamente un mantra da tempo e da amministrazioni passate. In attesa della partenza del nuovo servizio di sosta a pagamento (con quello attuale praticamente inesistente) continua la saga dei parcheggiatori abusivi che la fanno da padroni ad Aversa, anche in pieno centro cittadino. Nel mirino dei parcheggiatori abusivi, veri e propri estorsori, finiscono soprattutto giovanissimi, donne e anziani ai quali viene imposta praticamente una tangente per parcheggiare anche nelle strisce blu, approfittando della circostanza che vede praticamente assenti gli ausiliari del traffico. L’ultimo episodio, questo in questione, si è verificato in una zona centrale, nei pressi del tribunale, unico luogo dove, solo di mattina, si possono vedere gli ausiliari del traffico. Un episodio estremo, l’apice di un’attività che dalle periferie o dalle ore notturne della movida è arrivata sino al cuore di Aversa senza che le autorità deputate abbiano mai messo in campo azioni concrete e continue, nonostante il primo Daspo Urbano sia stato elevato dalla polizia municipale di Aversa. A favorire la loro attività è soprattutto la mancanza di fatto del servizio di strisce blu a pagamento. Dal luglio scorso si attende la firma, è intervenuta l’Anac e da due giorni sindaco, segretario comunale e comandante della Polizia municipale sono in conclave per dare una risposta all’Autorità Anticorruzione entro il 21 giugno prossimo.
«L’immobilismo del sindaco, nel caso di specie nella duplice veste di assessore alla viabilità ed ai parcheggi – ha dichiarato dall’opposizione Alfonso Oliva di Fratelli d’Italia – facilita il prolificare dei parcheggiatori abusivi anzi ne è complice. Non si spiega perché mai da un anno, con decine di diffide, richieste di Consiglio comunale da parte nostra e tante sedute della commissione trasparenza, non ancora ad oggi abbia dato impulso alla firma del contratto di una gara espletata ed assegnata. Non c’è una ragione. Non si comprende, ce lo spieghi. Perché il suo comportamento nuoce gravemente alla salute degli aversani: mancato introito dell’aggio nelle casse comunali e favoreggiamento degli abusivi».
Intanto, durante il giorno, in zone come il parcheggio del cimitero o in piazza Fuori Sant’Anna, gli extracomunitari la fanno da padroni dividendosi le zone. Al cimitero gli africani, Fuori Sant’Anna rumeni, ucraini e polacchi. Questi ultimi sono sempre visibilmente ubriachi e con il loro fare minaccioso diffondono terrore tra i malcapitati automobilisti. La pacchia maggiore per i parcheggiatori abusivi è, però, costituita dalle serate di movida. Dal venerdì alla domenica le zone a ridosso delle strade topiche della movida sono controllate quasi militarmente da bande di parcheggiatori abusivi che si dividono tra loro le zone della città e, addirittura le fasce orario. Tanto che, come già successo, ci sono stati casi di giovani che hanno pagato la tangente di 2 euro sia quando hanno parcheggiato la vettura che quando sono tornati a riprenderla.