Caserta, camorra dietro appalti Provincia: arrestati gli imprenditori Pezzella e Iorio

di Redazione

Tra Caserta e Villa di Briano, i carabinieri del Ros stamani hanno sottoposto agli arresti domiciliari gli imprenditori Raffaele Pezzella, 55 anni, e Tullio Iorio, 46 anni, indagati per concorso esterno al clan camorristico dei casalesi.

Il provvedimento trae origine da un mirato approfondimento investigativo condotto tra l’agosto 2015 e settembre 2018 dal Reparto Anticrimine di Napoli sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia partenopea a seguito della conclusione, il 14 luglio 2015, della nota operazione denominata “Sistema Medea” (giunta a sentenza in appello con pesanti condanne per i principali imputati) e focalizzato sulle dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia circa il ruolo svolto dai due richiamati imprenditori del settore edile, ritenuti gravemente indiziati di essere i referenti, soprattutto nell’ambito dei lavori pubblici, dei clan Schiavone e Russo di Casal di Principe.

In particolare, i riscontri effettuati dal Ros hanno permesso di far luce sulla partecipazione di Pezzella e Iorio, attraverso ditte a loro riconducibili, a gare di appalto per la realizzazione e la manutenzione di opere commissionate dall’Amministrazione Provinciale di Caserta, con la piena consapevolezza di risultarne assegnatari nel rispetto di pregressi accordi spartitori decisi fra i vertici del sodalizio mafioso di riferimento (famiglie Schiavone e Russo) e altre fazioni dell’organizzazione casalese (Iovine, Zagaria e Bidognetti). Una volta aggiudicatisi i lavori, sottolineano gli inquirenti, “hanno stabilmente versato somme di danaro contante corrispondente al 10% dell’importo di assegnazione dell’appalto al clan che gli garantiva, altresì, la regolare e tranquilla esecuzione delle attività lavorative”.

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