Ha violentato sessualmente, per diversi anni, di una bambina sua parente, filmando le fasi degli abusi e minacciando di diffondere i video nel caso ne avesse parlato con qualcuno. Un incubo durato cinque anni e terminato solo quando la vittima, raggiunta l’età di 12 anni, cambiava si trasferiva in un’altra città per esigenze lavorative della famiglia. E’ accaduto in provincia di Caserta.
Ma, ad un certo punto, la vittima ha deciso di rivelare le violenze subite alla madre, che ha sporto denuncia alle autorità. Ne è nata un’indagine, diretta dalla sezione specializzata della Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Maria Antonietta Troncone e delegata alla Squadra Mobile di Caserta. Dalla testimonianza della vittima emergevano i sistematici abusi sessuali, iniziati quando lei aveva solo 7 anni. L’indagato, dopo aver minacciato la bambina di divulgare video intimi da lui stesso realizzati, la costringeva a subire ulteriori rapporti sessuali, continuando gli abusi per circa cinque anni.
Oltre alla precisa ed attendibile dinamica riferita dalla vittima, venivano ascoltati numerosi familiari ed acquisiti diversi riscontri oggettivi, anche attraverso l’analisi dei supporti informatici in uso all’autore delle violenze. Elementi che inducevano l’indagato, ormai privo di ogni possibile spazio difensivo, a confessare.