Alcuni abitanti dei Palazzi Cirio di Mondragone (Caserta) positivi al Covid-19 “sono risultati asintomatici, ma anziché essere posti in isolamento ed osservazione nel proprio domicilio, come da protocollo adottato durante tutta l’emergenza sanitaria, sono stati trasferiti e ricoverati all’ospedale di Maddaloni, individuato come centro Covid. È un trasferimento incomprensibile che ha provocato la saturazione dell’ospedale di Maddaloni, ha creato non poche difficoltà al personale medico-sanitario di quel nosocomio e ha generato una comprensibile reazione degli abitanti della zona. Gli stessi, pur non potendo lasciare le proprie abitazioni, si sono spontaneamente riuniti ed hanno inscenato una pubblica manifestazione di protesta lungo le principali arterie cittadine”.
È quanto si legge in un esposto che l’Associazione Mondragone Bene Comune ha inviato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Nel documento si legge che quella degli abitanti dei Palazzi Cirio è stata una “pacifica dimostrazione di protesta sia contro i trasferimenti degli asintomatici nell’ospedale di Maddaloni, tra l’altro non facilmente raggiungibile da Mondragone con i mezzi pubblici, sia per la mancata attivazione da parte del Comune dei necessari servizi di welfare e di aiuto per le famiglie del sito sottoposto a cordone sanitario. Manifestazione che a sua volta ha innescato, soprattutto via social, pericolose reazioni di intolleranza da parte di altri cittadini”. La decisione di ricoverare gli asintomatici risulta “incomprensibile – sostiene l’associazione – e potrebbe risultare gravemente lesiva dei diritti dei cittadini coinvolti, oltre che appalesarsi eventualmente per i tratti di intolleranza, disparità di trattamento e di abuso”.
L’associazione ha “contestato e denunciato da tempo le modalità con le quali l’amministrazione comunale ha affrontato l’emergenza sanitaria in città e le condizioni degli abitanti dei 5 palazzi dichiarati poi “zona rossa”, sottolineando che in quel sito vi erano, e ancora vi sono purtroppo, alcune evidenti e gravissime emergenze ambientali e sociali, non prive di possibili elementi di insicurezza e d’illegalità, mai seriamente affrontate dalle preposte istituzioni. Ed è in quel contesto già problematico e trascurato che viene ad inserirsi il provvedimento di allontanamento degli asintomatici dal proprio domicilio, che ha scatenato le reazioni suddette e che potrebbe rischiare di alimentare incomprensioni e pericolosi conflitti”. Alla procura si chiede di accertare “chi e per quale motivo abbia impartito la disposizione con la quale gli asintomatici siano stati “strappati” dal proprio domicilio di Mondragone e ricoverati all’ospedale di Maddaloni”.