Operazione “Mola” della Polizia di Stato che ha eseguito, tra Roma e Terni, otto ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere e sei agli arresti domiciliari. L’indagine, coordinata dal Pool Reati Gravi contro il Patrimonio, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti e dal sostituto Edoardo De Santis, è stata condotta dagli agenti del commissariato Fidene Serpentara. Gli arrestati facevano parte di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti operante nella zona del Tufello, Montesacro, Guidonia Montecelio e anche nella città di Terni. Tra i destinatari delle ordinanze i fratelli Primavera, Fabrizio e Daniele, di San Basilio, già tratti in arresto nel 2015.
Prendendo spunto dalle due precedenti operazioni “Untouchables” e “Quadrilatero”, “Mola” si è protratta per circa otto mesi nel corso dei quali sono state avviate una serie di attività tecniche tipiche ovvero: intercettazioni ambientali, telefoniche nonché videosorveglianze, che hanno permesso di individuare due distinti gruppi criminali dediti entrambi alla vendita di sostanze stupefacenti. Le attività investigative permettevano di individuare nei fratelli Primavera che, malgrado fossero ristretti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni, gestivano il traffico delle sostanze stupefacenti attraverso una fitta rete di fedelissimi collaboratori.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Fabrizio Primavera, si occupava della gestione ed il puntuale rifornimento della cocaina sulla piazza di spaccio del Tufello. Infatti, nel corso dell’attività di indagine, veniva arrestato un suo collaboratore, mentre trasportava a bordo di uno scooter 426 dosi di cocaina destinate appunto alla piazza di spaccio del Tufello. Daniele Primavera, invece, si occupava del reperimento e della vendita di cospicue quantità di cocaina ed anche di hashish che immetteva sul mercato della capitale e anche nella città di Terni, come si è potuto accertare da un riscontro probatorio che ha portato all’arresto di un cittadino albanese, trovato in possesso di 1 chilo di cocaina celata all’interno di un doppiofondo della sua autovettura. Durante l’attività nei confronti di Daniele Primavera, emergeva chiara la figura di un cittadino romeno, il quale riforniva di cocaina Daniele Primavera. Infatti le risultanze investigative vedevano il cittadino dell’Est Europa come colui che aveva reperito il chilogrammo di cocaina che, come detto, veniva sequestrato a carico del cittadino albanese. Inoltre, lo stesso si è reso responsabile di ulteriore spaccio di 300 grammi di cocaina a favore di un altro uomo, arrestato in flagranza di reato dagli stessi agenti del commissariato Fidene Serpentara, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli investigatori riferiscono che Daniele Primavera, oltre a trovare guadagno dalla vendita della cocaina, aveva allargato i propri interessi anche nella vendita di hashish nel quartiere Montesacro. Infatti, all’interno del suo gruppo trova risalto la figura di un altro uomo, il quale, in qualità di “corriere”, aveva il compito di consegnare cospicui quantitativi di hashish a vari personaggi, come emerge dall’arresto di quest’ultimo, trovato in possesso di 5 chili di hashish nascosti all’interno della propria autovettura. Emerge, inoltre, la figura di un’altra persona, che era solito rifornirsi di sostanziosi quantitativi di hashish da Daniele Primavera, come accertato in seguito all’arresto dello stesso trovato in possesso di 300 grammi di hashish. Emergeva, inoltre, un secondo gruppo criminale composto da tre persone, residenti al Tufello, San Basilio e Sant’Angelo Romano.
I fratelli gestivano lo spaccio di notevoli quantitativi di hashish che poi venivano venduti nel quartiere Montesacro. Tale circostanza veniva documentata con l’arresto di uno dei tre, trovato in possesso di 120 chili di hashish celati all’interno della sua autovettura e con il sequestro di 32 chili di hashish rinvenuti nell’autovettura di un altro vertice del sodalizio precedentemente ceduti dal terzo dei tre uomini arrestati. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati complessivamente 1,5 chili di cocaina e circa 155 chili di hashish. Inoltre, veniva sequestrata la somma di 36 mila euro nei confronti di due cittadini albanesi, appena ricevuti dal cittadino romeno. IN ALTO IL VIDEO