“Il distretto calzaturiero in Campania può nascere. Sarebbe una grande opportunità, occasioni di lavoro e di crescita. Una sfida grande che può interessare tutto il comparto lusso”. Così Pasquale Della Pia, vicepresidente di Assocalzaturifici. “Bisogna lavorare – aggiunge – ad un contratto di programma, ad una rete. Ci sono, fra Carinaro ed Arzano, le condizioni per attrarre tutti gli operatori del lusso. Si può contare sulle zone Zes e sui finanzianti europei. Si dovrà chiedere alla Istituzioni di accompagnare il progetto. In Campania può e deve nascere questo distretto che metta al centro la sostenibilità e la digitalizzazione. È futuro, sviluppo vero, l’unica occasione che abbiamo”.
“Affiancare il settore calzaturiero per le attività di ricerca, innovazione e formazione – dice Edoardo Imperiale, direttore generale della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti – potrà creare valore per l’intero comparto conciario della Campania. L’obiettivo è accorciare la filiera nell’ottica di un vero e proprio meta distretto pelle regionale con la finalità di incrementare la qualità delle produzioni e dei servizi grazie all’innalzamento di standard tecnologici più sostenibili ed investendo sempre di più in innovazione tecnologica per abbattere i costi nel ciclo smaltimento/riciclo/recupero di materie”.
Il progetto si integra con la costituita ed operativa rete “Campania Innovative Leather to sustainable Industry” a cui hanno già aderito 25 imprese conciarie.