Aversa (Caserta) – Finalmente il sopralluogo del consulente di ufficio all’ex Convento di San Girolamo, in piazza Marconi, crollato all’alba dello scorso 17 dicembre. Sono stati necessari oltre sei mesi per disporre la perizia che dovrà portare a determinare le cause di quel crollo che solo per un caso fortuito non provocò una strage. Da allora, inspiegabilmente, sono trascorsi oltre sei mesi senza che potessero essere rimosse le macerie. Ora si spera che il consulente, ingegner Paolo Grazioso, nominato dal sostituto procuratore José Criscuolo della Procura di Napoli Nord, che conduce le indagini sul crollo, dia il nulla osta tecnico alla rimozione di quelle macerie e che il pm dia il via agli atti conseguenziali consentendo ai Frati Minori Francescani di Napoli, proprietari dell’immobile, di dare il via alle attività necessarie.
Al sopralluogo, per conto del Comune di Aversa, ha preso parte il dirigente, nonché comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino. Assurdo il ritardo accumulato, tanto che sono stati diversi i residenti che si sono ribellati alla situazione. Tra questi Paolo, pensionato settantenne, che ha dichiarato: «Non vogliamo sapere di chi è la colpa, non è necessario trovare per forza un colpevole. In un paese civile, e sottolineo civile, nel giro di un paio di giorni quelle macerie sarebbero state rimosse e la strada sarebbe stata liberata. La vita intorno alla piazza (sebbene degradata, ridotta a parcheggio soprattutto serale) sarebbe continuata normale. Invece, da quel 17 dicembre dello scorso anno ad oggi il mondo in quella traversa sembra essersi fermato».
A bloccare tutto, ovviamente, la circostanza che quella zona è sotto sequestro giudiziario e non può essere toccata. Zona in cui il crollo ha solo anticipato la necessità di un intervento pubblico massiccio che le precedenti amministrazioni, sebbene lo abbiano più volte sbandierato, non sono mai riuscite ad attuare. Solo programmazioni pasticciate senza seguito, mentre la piazza, la più grande della nostra città, langue. In tutte le programmazioni il Convento di San Girolamo doveva andare giù per far ritornare la piazza così com’era in precedenza rimettendoci anche la storica fontana che, da quanto si capisce, sarebbe accatastata in uno dei tanti depositi comunali. Ma la mancanza di fondi (persi dalle precedenti amministrazioni) e di volontà politica, ad oggi, fa sì che la piazza continui ad essere un luogo di degrado.