Aversa (Caserta) – «Da un “assessore tecnico” per tutte le stagioni, più che una ramanzina d’ufficio, mi sarei aspettato molto di più. In particolare, da una brava tecnica, attendevo qualche ulteriore spiegazione ai giovani consiglieri che in questi giorni hanno avuto l’onore di vedere per la prima volta un bilancio consuntivo, facendo confusione tra debiti, crediti e fondo crediti di dubbia esigibilità, inquinando i pozzi». Non ci sta Michele Galluccio a subire le accuse dell’assessore al Bilancio, Francesca Sagliocco, intervenuta anche lei nella polemica tra maggioranza e opposizione innescatasi dopo le dichiarazioni del sindaco Alfonso Golia inerenti i 19 milioni di crediti non riscossi dalle precedenti amministrazioni.
Secondo Galluccio, consigliere comunale durante l’ex amministrazione De Cristofaro, nella cui giunta la stessa Sagliocco aveva ricoperto per un breve periodo lo stesso ruolo che di recente le è stato affidato da Golia, «l’assessore dovrebbe ben far capire ai giovani apprendisti che ogni bilancio, specialmente quello consuntivo, viene redatto dallo stesso ufficio da 20 anni, viene poi vistato da un dirigente, con un parere dell’organo dei revisori dei conti che, alla fine, nella loro relazione, danno sempre raccomandazioni. Se avessero trovato qualcosa di così scandaloso, come si vuole far credere, di certo non avrebbero fatto complimenti nel denunciarlo mettendo tutto nero su bianco. Quindi, la “fotografia senza ritocco” è stata da sempre la stessa di quella che oggi qualcuno cerca di sbandierare, alterando, come sempre fanno, la realtà. Se volessimo stare al gioco della storiella inventata degli ultimi 20 anni in cui cadrebbe anche il sindaco del 1999-2000, dividendo il famigerato debito per ogni singolo anno, sarebbe meno di 1 milione ogni 12 mesi su un bilancio di 30 milioni annui. Quasi niente. Ma sappiamo entrambi, io e l’assessore, che detta così è una storiella non reale».
«L’assessore Sagliocco – incalza Galluccio – dovrebbe spiegare come la situazione negli anni sia diventata sempre più complicata; in particolare dal 2011, quando il Comune riceveva oltre 9 milioni di euro dallo Stato, fino ad arrivare a 3 milioni o poco più degli ultimi anni; oppure le leggi stringenti sul personale, per il quale lo Stato prevedeva la possibilità di un’assunzione ogni 5 dipendenti andati in pensione se il bilancio lo avesse permesso. Quindi, il bilancio degli ultimi 10 anni, con enormi difficoltà e senza prendersela con gli ultimi 200 anni, di fatto, ha avuto una compressione che, in minima parte, si è trasformata nella difficolta di mantenere i servizi minimi, mettendo in difficoltà non solo Aversa ma tanti Comuni del Sud della stessa dimensione».
Tornando poi alla realtà, specialmente quella attuale con le difficoltà di incasso dei tributi comunali, secondo Galluccio «l’assessore dovrebbe cominciare dal vedere le cose specialmente di questo ultimo anno passato, durante il quale non è stato inviato neppure il ruolo dell’acqua del 2019 e la percentuale di incasso della Tari è sicuramente tra le più basse di sempre. Inoltre, considerando la situazione creata dall’emergenza Covid, le difficoltà degli incassi dell’Ente potrebbero sicuramente avere maggior difficoltà, visto l’accumulo di tasse che ci sarà per lo spostamento delle scadenze che sono state fatte sia a livello governativo che regionale, portando ad un ingorgo di pagamenti tra fine 2020 e 2021 dove non tutte le famiglie ed attività commerciali riusciranno ad essere ligi per mancanza di liquidità». Infine, Galluccio attende di conoscere dall’assessore anche l’esito della gara dei tributi, atteso da oltre un anno. «Un’azione – conclude l’esponente della Lega – che sicuramente potrebbe aiutare il Comune ad aumentare la capacità di riscossione, quantomeno del pregresso».