Aversa (Caserta) – Dopo le dichiarazioni del sindaco di Aversa Alfonso Golia sui debiti comunali (leggi qui), rilanciate a mezzo social da vari esponenti della maggioranza, in città si è aperta una polemica sulle affermazioni del primo cittadino che, come si sostiene negli ambienti di opposizione, «gioca allo scaricabarile con parole passibili di denuncia». Sul caso intervengono alcuni ex amministratori tirati in ballo da Golia: «Le tanto allettanti parole che Golia ha utilizzato durante la campagna elettorale al ritmo di “Io ci credo” – si legge in una nota inviata dagli ex amministratori, che si definiscono “Quelli di prima” – hanno lasciato presto il posto ad accuse infondate ed affermazioni che cercano di sollevare dubbi sulla condotta e l’operato delle precedenti amministrazioni nel vano tentativo di distrarre gli aversani dalle vere problematiche che attanagliano la città. E’ ormai diventata una consuetudine per questa amministrazione calciare la palla in tribuna e liberarsi dal problema quando si entra nella formulazioni di atti politico-amministrativo».
«Per il “sindaco del nuovo” – continuano – quindi la partita è meglio non giocarla non solo perché non si è in condizioni e quindi le gambe e il fisco non ci sono, ma soprattutto perché il campo è stato rovinato da altre squadre ovvero “quelli di prima”. Golia preferisce annaspare e continuare a far largo utilizzo di slogan pubblicitari che come sfondo hanno lo scarica barile, noto ad una vecchia ed obsoleta politica ben lontana dai principi che propinava in campagna elettorale. Amministrare una città come Aversa, comporta assunzioni di responsabilità, contezza dell’atto amministrativo, insomma per intenderci la partita va giocata, giocata avendo la consapevolezza che è complicata ed è così da sempre. Si leggono proclami sui social, tanto cari a questa amministrazione, uno dei quali recita “giornata storica per Aversa” e poi si danno numeri che si cercano di attribuire a presunte nefandezze del passato».
«Ebbene, – sottolineano gli ex amministratori – per il sindaco e i consiglieri di maggioranza, ormai il tempo del pallone calciato in tribuna è finito, i cittadini aversani non sono stupidi e ‘io ci credo’ non regge più. A riguardo, consigliamo di accettare un nostro umile consiglio ovvero seguire corsi accelerati di finanza pubblica usufruendo dell’autorevole competenza dell’assessore al Bilancio, la dottoressa Francesca Sagliocco. Professionista seria e competente, che avendo anche fatto parte di ‘quelli di prima’, può sicuramente fornire informazioni ed elargire lezioni utili alla comprensione di come era già in tempi non sospetti la situazione finanziaria del Comune di Aversa. Ricordiamo, solo per onore di cronaca, che la dottoressa Sagliocco è stata assessore al bilancio della giunta De Cristofaro e quindi uno di “quelli di prima”. Certamente la dottoressa avrà contezza di quello che il sindaco Golia va sbandierando sui social avendo competenza ed esperienza dato anche il pregevole lavoro svolto durante la precedente amministrazione, addirittura portando all’approvazione del Consiglio comunale il Bilancio Consuntivo e, altresì, predisponendo, come da lei stesso affermato nella lettera di dimissione dall’incarico, gli atti per la redazione del bilancio previsionale 2017-2019, quindi piena conoscenza della realtà finanziaria del Comune e delle norme che indicano la redazione dei documenti contabili».
«Il gioco lo abbiamo smascherato», dicono gli ex amministratori, per i quali «si vede benissimo che l’intenzione è quella distogliere l’attenzione dal fatto che non si è in grado di fare, ma solo di scrivere male degli altri. Comunque, è bene dire che tutti gli atti di indirizzo politico dati ai dirigenti per la predisposizione dei bilanci e quelli di gestione delle finanze comunali sono stati fatti da “Noi di prima” in piena ottemperanza alle disposizioni normative». «Disposizioni – precisano – che con l’introduzione del “nuovo processo di armonizzazione della contabilità degli enti locali”, hanno modificato le percentuali di accantonamento a quel famigerato conto tanto avvalorato dal sindaco e dai suoi consiglieri. Il Fondo in questione, Fcde (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità) è un fondo rischi diretto ad evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione. Nel corso degli ultimi anni è variata la percentuale di accantonamento, che oggi, con il rendiconto approvato dalla giunta, ammonta al 100%, quindi bisogna accantonare più somme per garantire la copertura di mancate riscossioni. E’ evidente che la mancata riscossione vincola queste somme che non possono essere utilizzate, ma questo da sempre, con percentuali diverse, con utilizzi diversi ma sempre in ossequio al dispositivo normativo».
«Quanto all’erosione della liquidità e alla mancata riscossione – continuano gli ex – l’attuale amministrazione dimentica o ha memoria corta che “quelli di prima”: 1) hanno dovuto pagare debiti fuori bilancio che gravavano sull’ente, temporalmente datati come le cariatidi e in più gravate di somme aggiuntive per spese di giustizia e oneri finanziari. Si vuole ignorare che la cassa comunale è unica e che le somme utilizzate sono servite al pagamento di questa moltitudine di debiti e dimenticano come il sindaco dai banchi dell’opposizione si accalorava e si sbracciava affinché si intervenisse; 2) che è di “quelli di prima” il bando per la riscossione coatta dei tributi, quindi l’atto di indirizzo per dare impulso alle Entrate, ma che ad oggi non ci è dato saper se questa gara stia ancora espletando atti di definizione; 3) che “quelli di prima” sono stati la prima ed unica amministrazione a riscuotere somme da locatari del Mercato Ortofrutticolo immessi in bilancio per la messa in atto dell’espletamento di servizi essenziali (vedi manutenzione dell’area) preoccupandosi di dare dignità ad un luogo nevralgico per le attività commerciali; 4) che le percentuali di incasso di “quelli di prima” sono nettamente superiori al suo primo anno, che è la più bassa degli ultimi 20 anni e oltretutto, non avendo ancora emesso il ruolo dell’acqua del 2019 e alla luce della crisi derivante dal post covid, sarà sempre paggio».
Gli ex amministratori concludono rivolgendosi direttamente a Golia: «Signor Sindaco “quelli di prima” hanno messo sul campo fatti e atti con senso di responsabilità e non hanno mai avuto la necessità di utilizzare social o proclami per auto incensarsi o utilizzare artifizi mediatici per raccontare favolette, cercando di ingannare i cittadini con il tranello del minestrone di numeri, buttati in modo generico e senza fornire spiegazioni. E’ arrivato il momento di lasciare la presa, perché la maschera da bravi ragazzi usata in campagna elettorale è caduta insieme alla rispettabilità e alla decenza».