Aversa (Caserta) – Il Comune di Aversa ha aderito alla rinegoziazione dei mutui messa a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’anno 2020. L’operazione di rinegoziazione prevede l’allungamento della scadenza di tutti i prestiti rinegoziati al 2043, secondo il principio dell’equivalenza finanziaria e il versamento per l’anno 2020 solo della quota interessi del primo e del secondo semestre nonché il versamento della quota capitale del secondo semestre in misura pari al 25%.
“Si è deciso, – spiega l’assessore al Bilancio, Francesca Sagliocco – a seguito di verifiche sulla convenienza economico-finanziaria dell’operazione di procedere alla rinegoziazione solo dei prestiti aventi scadenza più lunga nel tempo, in particolare sono stati rinegoziati i prestiti aventi scadenza pari a 15 anni, lasciando invece alla loro naturale scadenza tutti quelli aventi durata inferiore. L’operazione consentirà, con effetto immediato a partire dal corrente esercizio, di liberare risorse per un importo complessivo pari a 603.403,22 euro, derivanti dal mancato versamento della rata per quota capitale del I semestre 2020, del versamento del 25% della quota capitale del secondo semestre 2020 nonché della riduzione degli oneri finanziari dovuti per interessi passivi relativi al II semestre 2020 per effetto della rinegoziazione”.
“L’operazione, inoltre, – spiega ancora Sagliocco – consentirà di liberare risorse per un ammontare pari a 338.289,66 euro, per ciascuno degli anni relativi alla scadenza naturale dei prestiti rinegoziati e, inoltre, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del Dl 78/2015, come modificato dall’articolo 7, comma 1-quater del Dl 124/2019, le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione dei mutui potranno essere utilizzate senza vincolo di destinazione per gli anni dal 2020 al 2023”. “Cassa Depositi e Prestiti – conclude l’assessore – dà atto che l’operazione è realizzata secondo il principio dell’equivalenza finanziaria, con tassi di interesse più bassi per ciascuno dei prestiti rinegoziati tali da bilanciare l’allungamento della durata della scadenza, fissata al 2043”.