Una “vergogna istituzionale” il fatto che non si sia ancora decisa la data per le elezioni regionali e per quelle comunali”. E’ l’opinione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto in diretta via social (video in alto). “Hanno paura di andare a votare”, dice il presidente della giunta regionale, che sottolinea: “E’ uno scandalo, non ci sono parole sul livello di irresponsabilità e cialtroneria del mondo politico”. “Si aprono le palestre, i campi di calcio, i mercati, le discoteche ma l’unica cosa che si potrebbe fare in piena tranquillità, e cioè l’esercizio del voto, non lo consentono – aggiunge De Luca – le forze politiche hanno paura e il governo non dice nulla. Il Movimento 5 Stelle vuole menarla per le lunghe, la Lega e Fratelli d’Italia sono contrari e così andremo a votare a settembre”. “Hanno deciso di calpestare il mondo della scuola, si apre e poi si richiude per le elezioni – conclude il governatore – le forze politiche se ne infischiano del mondo della scuola”.
Stati Generali: “Durano 10 giorni come concilio ecumenico” – “Da Roma arriva quadro di grande confusione, che ci convince ancora di più della necessità di prepararci nei nostri territori a risolverci da soli i problemi”, dice De Luca. “Preparano gli Stati generali sull’economica e, da quello che leggo, dureranno dieci giorni. Se qualcuno aveva dubbi sulla decisione di sburocratizzare – ironizza il governatore – credo che la decisione di un confronto della durata di dieci giorni tolga ogni dubbio. Siamo pienamente nella società digitale: dieci giorni dura un concilio ecumenico. Avremo motivo di grande consolazione dopo questa sorta di concilino di Nicea da cui riceveremo tante certezze e tanta semplificazione”.
Mercoledì incontro con 150 enti concorsone – “Mercoledì, alle 11, al Centro direzionale ci sarà un incontro con i sindaci e i referenti delle società che hanno partecipato al piano per il lavoro. Sono 150 enti in cui andranno a lavorare 2.500 giovani”, annuncia De Luca, parlando delle prossime fasi relative al concorsone della Regione. “Ci sarà un anno di formazione che paga la Regione – ha ricordato De Luca – e poi la stabilizzazione a seguito di un colloquio. Così 2.500 giovani trovano un lavoro stabile, è un miracolo”.
Movida, stop asporto alcolici alle 22 – “Abbiamo aperto i locali della movida, ma manteniamo il limite orario delle 22 di sera per la vendita di alcolici da asporto”, ha confermato De Luca. “Cerchiamo di essere responsabili – ha aggiunto – mantenendo un elemento di prudenza e di civiltà a tutela di ragazze e ragazzi. Non vorrei più vedere il venerdì e il sabato notte i bambini in coma etilico in un pronto soccorso”. De Luca ha anche criticato la carenza di controlli, spiegando che “ormai siamo nelle mani della provvidenza”.
Dal 22 giugno stop obbligo mascherina all’aperto – “Credo che da lunedì 22 renderemo facoltativo l’uso della mascherina all’esterno, ma rimarrà obbligatorio usarla nei luoghi chiusi, nei locali privi di areazione e dove ci sono assembramenti”, ha annunciato De Luca, che consiglia comunque “di indossare la mascherina” e invita i cittadini “a portarla sempre con sé”.
In Campania indice contagiosità più basso d’Italia – “In Campania abbiamo l’indice di contagiosità più basso d’Italia e l’indice di mortalità, cioè il numero di decessi in relazione alla popolazione, più basso d’Italia”, ha detto il governatore campano. “La Regione più efficiente del Nord – ha aggiunto – è stata il Veneto che ha un milione di abitanti in meno rispetto alla Campania e risorse economiche enormemente superiori. La Campania ha avuto un quarto dei decessi e un quarto dei contagi del Veneto”.
Due nuovi casi nel Vallo di Diano – “Abbiamo verificato che alcuni contagi riguardano persone che si sono ripositivizzate. Nei giorni scorsi abbiamo registrato due nuovi contagi nel Vallo di Diano. Una persona contagiata era asintomatica ma aveva fatto tamponi negativi fino a 50 giorni fa. Ora è risultata positiva”. “Dobbiamo fare attenzione – dice il presidente – e sapere che il problema non è alle nostre spalle, anche se psicologicamente ci sentiamo fuori dall’epidemia. Purtroppo non è così”.
Se torna epidemia pronte 800 terapie intensive – “Abbiamo definito un programma per avere in Campania 800 posti letto di terapia intensiva. Se dovessimo trovarci ad affrontare un riemergere dell’epidemia, dovremo essere pronti a tutto e ci stiamo preparando”.