Napoli e il 796° della Federico II, Manfredi: “Proporrò grande intervento su diritto allo studio”

di Redazione

“Uno dei cambiamenti che dobbiamo fare, e sarà una delle proposte che farò al governo nell’ambito del piano che stiamo preparando a livello ministeriale e su cui credo ci sia consenso, è quello di un grande intervento sul diritto allo studio”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, a Napoli per le celebrazioni per il 796esimo compleanno della Federico II di Napoli. “Se – prosegue – vogliamo allargare la base di accesso alla formazione terziaria, con l’Italia che fa registrare la percentuale più bassa d’Europa, lo dobbiamo fare non solo diversificando l’offerta, ma soprattutto rafforzando gli strumenti di diritto allo studio che oggi in Italia sono insufficienti se confrontati con Germania e Francia. Questo significa intervenire sulle tasse, avere maggiori misure di sostegno sulle borse di studio, avere più residenzialità universitaria. Abbiamo iniziato con un intervento straordinario nel decreto Rilancio che mi auguro possa essere sufficiente, ma – conclude Manfredi – se servirà altro lo si farà”.

“Prima battaglia da fare è quella sul merito” – “Noi siamo il Paese dove c’è l’età media dei docenti più alta d’Europa e questo è un grande limite perché’ significa perdere talento, perdere opportunità, perdere energia. E da questo dipende anche la scelta di molti giovani di andare via. Noi dobbiamo creare più opportunità: tra quest’anno e il prossimo bandiremo circa 6mila posti di ricercatore, una grande occasione per tanti giovani, anche per tornare in Italia”. In una cerimonia diversa da quella degli altri anni, aperta dal rettore Arturo De Vivo e con i ragazzi collegati in videoconferenza, sono stati premiati 66 studenti meritevoli a cui verrà consegnato un premio di 500 euro. “Quando parliamo con i nostri ragazzi che stanno fuori – aggiunge Manfredi – ci dicono due cose: in Italia non ho avuto opportunità o in Italia qualcuno, che meritava meno di me, è stato preferito a me. Io credo che la prima battaglia che dobbiamo fare in Italia è proprio sul merito perché è il modo migliore per tenere i nostri giovani talenti nel nostro Paese”.

A luglio lauree in presenza “Questo è l’indirizzo che abbiamo dato a livello governativo: io credo che a luglio, dove possibile, si possa tornare a discutere le tesi in presenza, ovviamente con il distanziamento, con pochi familiari e con meno festeggiamenti”. “Molti atenei – aggiunge – si stanno orientando in questa direzione”. Per chi non si può muovere, per chi è fuori sede resta “la possibilità di poterlo fare online”. “Noi – avverte Manfredi – dobbiamo essere molto flessibili che è il modo migliore per poter dare una risposta alle esigenze di tutti. A settembre – chiarisce – bisogna tornare in aula, con un lavoro fatto con grande attenzione, ma ci sono tutti gli strumenti per farlo”.

Nuova stagione è occasione di grandi investimenti “Ci troviamo ad affrontare una nuova stagione con risorse importanti che vengono dalla Commissione europea. Un’occasione di grandi investimenti, ma anche di grandi riforme: abbiamo bisogno di un’idea di formazione e di ricerca che mantenga la sua tradizione ma che sia incisiva nella società e più inclusiva creando opportunità di crescita e sviluppo di cui il nostro Paese ha tremendamente bisogno”. IN ALTO IL VIDEO

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