“Non posso condividere perché difendo lo stato di diritto e a tutti chiedo di uniformarsi alle regole dello stato di diritto. Non posso però sanzionare, perché non mi compete. Posso però comprendere quali reazioni la popolazione possa avere di fronte alla pretesa violazione di piccole regole, quando regole molto più grosse non vengono rispettate…”. Maurizio Paniz, avvocato di fama, ex parlamentare del centrodestra e presidente dello Juventus Club Montecitorio, non se la sente di condannare il comportamento dei tifosi napoletani, che ieri sera hanno festeggiato la vittoria della Coppa Italia contro la Juventus, con manifestazioni in deroga a ogni regola di comportamento anti-Covid.
“Come presidente dello Juventus Club Parlamento ho massimo rispetto per il risultato del campo che il Napoli ha meritato. E mi affianco alla posizione del presidente Agnelli che ha voluto co-premiare i vincitori. Per quanto riguarda le reazioni – dice Paniz interpellato dall’agenzia Dire – sono felice che abbiano potuto godere del risultato. Non tocca a me intervenire sulla violazione palese di norme in vigore per le quali ci sono gli ordini preposti. Ma io voglio tenere distinto il profilo sportivo da quello comportamentale… Faccio le mie congratulazioni e per il resto mi richiamo a quello che saranno i poteri delle autorità pubbliche. Sarebbe troppo facile contestare un certo modo di atteggiarsi, in una situazione nella quale viviamo tutti con il rischio di un’estensione del contagio. Ma, ribadisco, non tocca a me sanzionare”.
Paniz ci tiene a precisare che non manifesta una solidarietà da tifoso a tifoso. “Avrei detto esattamente le stesse cose – dice – se non fosse stata coinvolta la Juve o non c’entrasse nulla il calcio. Il discorso è più ampio e coinvolge le autorità che sono chiamate a intervenire. E’ difficile far capire a una popolazione che vede liberare 400 delinquenti dal carcere, alcuni anche molto pericolosi, che poi le regole devono essere rispettate anche nelle piccole cose. Dico sono che posso capire determinati tipi di reazione”. Coi boss scarcerati diventa difficile, poi, chiedere il rispetto delle norme anti-Covid? “Da quando ci sono determinati messaggi da parte dello Stato in tutte le sue diramazioni evidentemente il cittadino rimane colpito in senso negativo e si sente quasi legittimato a violare regole che sono certo meno stringenti di quelle che dovrebbero tenere in carcere boss pericolosi”, risponde l’avvocato.