Salvini a Mondragone, protesta blocca comizio: “Preferiscono illegalità e camorra”

di Redazione

Scontri tra forze dell’ordine e manifestanti a Mondragone (Caserta) all’arrivo di Matteo Salvini nella zona rossa degli ex Palazzi Cirio. Manganelli e scudi usati per allontanare chi protestava. Le urla di alcune centinaia di manifestanti hanno impedito al leader della Lega di procedere nel suo comizio. “Qualche balordo dei centri sociali – ha detto Salvini – preferisce le illegalità e la camorra. La maleducazione lasciatela a casa”.

“Faremo conoscere Mondragone per le sue bellezze e le sue bontà, e non per i rom”. Solo questo Salvini è riuscito a dire sotto al gazebo allestito davanti ai Palazzi Cirio prima di essere sommerso da fischi, urla, insulti e anche da acqua lanciata dai contestatori. A quel punto, mentre la polizia tratteneva con molta fatica la folla, l’ex ministro si è riparato vicino ai cronisti e ad alcuni sostenitori, commentando “E’ gravissimo il fatto che ci sia qualcuno che impedisce di parlare alla gente perbene dei problemi veri che ci sono qui. In questo quartiere ci sono cittadini, proprietari di case, inquilini che non possono uscire di casa e sono ostaggio della delinquenza e c’è qualche delinquente da centro sociale che preferisce l’illegalità rispetto alla legalità”. E a chi gli chiedeva se fosse stata opportuna la sua visita, ha risposto: “Siamo in democrazia, c’è diritto di parlare”.

Prima del suo arrivo, decine di manifestanti si erano radunati alla rotonda vicina alla zona rossa, esponendo uno striscione con la scritta “Salvini sciacallo Mondragone non è una passerella”. Striscioni affissi anche sui balconi: “Salvini carogna, torna nella fogna” e “Mondragone non si Lega: via Salvini dal meridione”. Dallo stesso palazzo è esposto anche uno striscione di sostegno all’ex ministro: “Salvini metti ordine”. Momenti di tensione quando alcuni cittadini hanno contestato il coordinatore campano della Lega, Nicola Molteni, perché “è del Nord non conosce i problemi di questo posto, dice falsità, vada via”. Altri residenti hanno invece espresso apprezzamento per gli esponenti del Carroccio. Le forze dell’ordine, in tenuta anti sommossa, si sono schierate davanti all’ingresso della zona rossa.

Intanto, l’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che prosegue lo screening relativo al comune di Mondragone e zone limitrofe. Al momento sono emersi altri 23 casi, comprensivi di tutti i collegamenti ricostruiti, scaturiti dai tamponi effettuati nelle aree circostanti l’ex Cirio. IN ALTO IL VIDEO

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