Aversa, gestione parcheggi a pagamento: gara in un “limbo”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Gara per la gestione delle strisce blu in un limbo. Una gara che, insieme all’atteso passaggio di cantiere tra Senesi e Tekra per la gestione del servizio di igiene urbana, rappresenta uno dei misteri di Aversa. Con le casse comunali che sborsano mensilmente 40mila euro per tenere al lavoro gli addetti al settore, mentre in tutti gli altri comuni d’Italia è il Comune a riscuotere dalla ditta appaltatrice. La Publiparking si è aggiudicata la gara sin dal maggio 2019. Dopo aver adempiuto a diverse incombenze, tra cui il versamento delle tasse di registrazione e ad altri oneri, il 18 novembre 2019 doveva essere sottoscritto il contratto che si sarebbe rivelato diverso dalla precedente bozza, contenendo il pagamento della Tosap, la tassa di occupazione delle aree pubbliche, non previsto in precedenza ed escluso da una serie di atti che sono stati resi pubblici in precedenza oltre che da una sentenza della Cassazione in fattispecie analoga.

Una circostanza, questa della comparsa del pagamento della Tosap che sarebbe da riportare ad una diversità di vedute tra quattro dirigenti del comune normanno: la segretario Anna di Ronza, il comandante della Polizia municipale Stefano Guarino, il dirigente dell’area affari generali Giuseppe Nerone e quello dell’area tributi Claudio Pirone (in pensione da settembre). A febbraio scorso, ipotizzando una specifica responsabilità precontrattuale del Comune, la Publiparking ha chiesto la sottoscrizione del contratto (epurato dall’obbligo del pagamento Tosap) entro 15 giorni o il pagamento dei 600mila euro di cui 550mila per l’acquisto di 110 parcometri nuovi di zecca, così come prevedeva il capitolato. Ma nulla è avvenuto, tanto che la ditta si è rivolta all’Anac che ha chiesto spiegazioni concedendo 30 giorni che scadranno nella prossima settimana. Trenta giorni per inviare una relazione che ripercorra la storia degli ultimi cinque anni delle strisce blu per il sindaco Alfonso Golia, il Segretario generale Anna Di Ronza e del Responsabile del procedimento Stefano Guarino, dirigente del settore.

Stiamo parlando di un servizio del valore di oltre 12 milioni di euro. La società in questione ha segnalato all’Autorità Anticorruzione «la presunta condotta illegittima dell’Ente comunale riconducibile all’assenza di oggettivi motivi ostativi alla sottoscrizione del contratto di concessione nonostante l’aggiudicazione definitiva in favore della Publiparking sia stata proclamata in data 3.7.2019». Nella nota dell’Anac viene segnalato «che dal 2015 la gestione del servizio si protrarrebbe senza soluzione di continuità attraverso reiterati affidamenti diretti, che altro non sarebbero che proroghe mascherate in favore del “Consorzio Cooperative Sociali Atena”» violando il «principio di rotazione a causa di reiterate proroghe mascherate da affidamenti diretti allo stesso gestore».

In pratica, oramai da anni, (ed è qui lo scandalo più grosso) il Comune di Aversa versa 40mila euro alla ditta per assicurare gli stipendi agli 11 addetti al controllo della sosta. Si tratta di un caso certamente unico in Italia di un comune che ci rimette soldi invece di introitarli dal servizio di sosta a pagamento, alias strisce blu, il tutto senza alcun criterio oggettivo. Infatti, nella nota l’Anac bacchetta le ultime due amministrazioni di De Cristofaro e di Golia oltre che del commissario prefettizio: «sembrano configurabili diversi profili di anomalia, quali l’omesso ricorso a procedure di evidenza pubblica, l’utilizzo distorto di proroghe e rinnovi contrattuali, omessa stipula del contratto entro i termini normativamente stabiliti dall’efficacia dell’aggiudicazione».

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