Caserta – Nella mattinata del 5 giugno, in occasione del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il comandante provinciale di Caserta, colonnello Patrizio La Spada, accompagnato dal prefetto Raffaele Ruberto, ha proceduto alla deposizione di una corona di alloro in onore di tutti i carabinieri Caduti. La cerimonia si è svolta all’interno della caserma del comando provinciale, intitolata al maggiore Francesco Peccerillo.
Il colonnello La Spada ha rivolto il suo pensiero ai circa 1500 carabinieri del comando provinciale, cui si uniscono i carabinieri forestali (nelle articolazioni Territoriale, Parco e dell’Ufficio per la Biodiversità) e quelli delle altre Specialità dell’Arma operanti in provincia (Nucleo Ispettorato del Lavoro, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, Nucleo Operativo Ecologico). Uomini e donne che rappresentano la principale risorsa dell’Arma, patrimonio della collettività. Le 62 stazioni Carabinieri inquadrate sotto il comando provinciale sono capillarmente dislocate sul territorio e costituiscono un saldo punto di riferimento per le comunità locali. Esse, anche quelle più piccole, svolgono in modo silenzioso e costante la loro opera di controllo del territorio, garantendo un’azione di prevenzione e contrasto di tutti i reati, in particolar modo quelli predatori, che più incidono sulla percezione di sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini.
Tra le operazione maggiormente significative conclusesi nel corso dell’ultimo anno, svolte dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, si ricordano le seguenti: il 22 ottobre 2019 nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Grosseto e Terni, i carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno proceduto all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti; il 5 novembre 2019 nelle province di Caserta, Cosenza, Roma, Latina, Parma, Firenze, militari della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, coordinati dalla Dda, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 24 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere dedita all’importazione, distribuzione in Europa ed in Italia e cessione sul territorio nazionale, attraverso cd. corrieri ovulatori, di ingenti quantitativi di eroina, con l’aggravante del reato transnazionale; il 3 giugno 2020 nelle province di Napoli e Latina, i militari del Nucleo Investigativo di Caserta, coordinati dalla Dda, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacenti.
Dal mese di giugno 2019 ad oggi, l’Arma ha proceduto a circa 1400 arresti e 6000 denunce, contribuendo a far registrare una flessione della delittuosità sul territorio provinciale di oltre l’11% rispetto all’analogo periodo precedente. Numerosi gli episodi di altruismo e abnegazione che hanno visto protagonisti carabinieri in servizio e fuori servizio del comando provinciale, tra cui si ricordano: il 13 dicembre 2019, a Vitulazio, l’intervento tempestivo di due carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, che con sprezzo del pericolo si lanciarono tra le fiamme durante un incendio divampato in un appartamento, traendo in salvo due nuclei familiari per un totale di nove persone; il 26 marzo 2020, a San Cipriano d’Aversa, l’intervento di un militare della Sezione Radiomobile della compagnia di Casal di Principe, che noncurante del pericolo si introduceva in un appartamento sul cui balcone era divampato un incendio dovuto al malfunzionamento di una bombola del gas, riuscendo ad allontanare il proprietario dell’appartamento ed a spegnere le fiamme evitando, così, una esplosione; il 2 giugno 2020, a Vitulazio, l’intervento di un carabiniere libero dal servizio, che riusciva a bloccare e disarmare un uomo che minacciava di morte la sorella con due coltelli. Fondamentale e qualificato, inoltre, è stato il contributo offerto dalle varie Specialità dell’Arma e dai Carabinieri Forestali che, operando in sinergia con i comandi territoriali, hanno attivamente vigilato sulla tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro.