“Sovraffollamento, strutture obsolete, mancano figure sociali importanti come ginecologi e pediatri per le donne e le madri, mancano psicologi, psichiatri, educatori”. Questi i principali problemi evidenziati da Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania, in occasione della presentazione in Consiglio regionale della relazione sulle attività svolte nel 2019. “Il carcere di Poggioreale, pur avendo ricevuto 12 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture, fino ai primi mesi di quest’anno – evidenzia – non ha visto l’inizio dei lavori. Dopo le mie denunce da circa 15 giorni il provveditore regionale alle Opere pubbliche ha iniziato i carotaggi”.
Nel report, tra le altre cose, si evidenzia come il numero totale di ristretti presenti nel 2019 registra attualmente un +17% rispetto alla capienza regolamentare. Seppur sono stati effettuati alcuni lavori di ristrutturazione le strutture detentive appaiono ancora inadeguate ad una vita dignitosa. Si registra che circa il 22% delle strutture non presenta docce in camera e il 37% degli istituti non prevede servizi igienici essenziali nelle stanze. Rispetto agli eventi rilevanti del 2019, si registrano un progressivo aumento delle infrazioni disciplinari, si stimano 2.769 episodi, ma – si legge nel report – è plausibile immaginare che esse siano decisamente più numerosi.
Per Ciambriello “alla certezza della pena bisogna coniugare la qualità della pena, cosa che in molti istituti sta iniziando ad avvenire. Ma basti pensare a cosa succede in questi giorni con il caldo: tanti istituti hanno le sezioni per i detenuti chiuse 20 ore al giorno. In questo senso è famosa – denuncia – la cella 55 del carcere di Poggioreale dove ci sono 14 detenuti in una stanza con una finestra. Alle persone che sbagliano – conclude il garante – deve essere tolto il diritto alla libertà, non quello alla dignità”. IN ALTO IL VIDEO