I finanzieri della compagnia di Mondragone hanno denunciato a piede libero due coniugi – L.M. e F.F. – in quanto ritenuti responsabili di una truffa ai danni dell’Inps finalizzata a riscuotere la pensione e l’indennità di accompagnamento erogati a favore della madre di F.F., malgrado la stessa fosse deceduta nel gennaio del 2012. In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che l’Inps non aveva mai ricevuto alcuna comunicazione circa l’avvenuto decesso della beneficiaria e, quindi, aveva erogato indebitamente per oltre 8 anni, la somma totale di 129.846 euro che veniva accreditata su un libretto postale sul quale F.F. e suo marito L.M. erano abilitati a prelevare.
Grazie anche agli accertamenti espletati presso la locale filiale delle Poste, è stato possibile riscontrare come la condotta delittuosa posta in essere non si era limitata solo al puntuale ritiro delle somme accreditate ma che uno dei coniugi aveva presentato all’Ufficio Postale un documento d’identità della defunta alterato nella data del rilascio, in modo da farlo apparire in corso di validità, allo scopo di continuare a percepire indebitamente gli emolumenti erogati. Al contempo, da ulteriori approfondimenti è emerso che i coniugi facevano parte di un nucleo familiare destinatario del Reddito di Cittadinanza, percependo indebitamente oltre 14mila euro tra il 2019 ed il 2020. In relazione alle condotte illecite accertate, i militari operanti hanno sottoposto a sequestro una somma di denaro pari a 1.561,91 euro rinvenuta in parte presso l’abitazione ed in parte sui rapporti finanziari intrattenuti dai predetti coniugi presso l’Ente Poste.