Aversa (Caserta) – Partenza a step per il nuovo servizio di sosta a pagamento dopo la sottoscrizione avvenuta nei giorni scorsi tra amministrazione comunale e Publiparking, la società che si è aggiudicata la gara da 12 milioni di euro per i prossimi cinque anni. Dopo una attesa di circa un anno, dovuta alla diversità di vedute per quanto concerne il pagamento della Tosap tra i dirigenti del comune normanno, finalmente la sottoscrizione per un servizio che prevede 3.300 stalli di sosta e poco meno di un centinaio di parchimetri.
A partire dagli inizi di agosto, d’intesa tra la ditta, la Polizia municipale e l’ufficio Urbanistica, si darà il via al tracciamento delle strisce blu e all’installazione dei parchimetri. Le prime strade ad essere interessate saranno quelle centrali: via Ettore Corcione, via Armando Diaz, il parcheggio del parco Pozzi, la Variante, via Raffaello. «Spero – ha dichiarato Paolo La Scala della Publiparking – che entro settembre, in concomitanza con l’inizio delle lezioni nelle scuole cittadine – ci sia l’avvio in alcune zone. Per ottenere questo risultato lavoreremo anche nel mese di agosto». Non mancheranno, ovviamente, i nodi da sciogliere tipo i posti per la sosta in piazza Marconi (ancora oggi interessata dalle macerie del convento di San Girolamo, presenti dallo scorso 17 dicembre) o in piazza Don Diana dove, ad oggi, sono in corso lavori nell’ambito del progetto dei Sagrati delle 100 Chiese, alla cui conclusione non ci sarà più posto per gli stalli di sosta. Stalli che potrebbero essere recuperati all’interno dell’area della ex Ferrovia Alifana che la precedente amministrazione ha acquisito all’utilizzo specifico con un modesto canone annuo. Nel nuovo servizio sono previste facilitazioni con abbonamenti per residenti, commercianti e non residenti ma con sede di lavoro ad Aversa. Tariffe agevolate anche in alcune zone tipo il cimitero cittadino, come, del resto, già avviene.
La Publiparking, a causa delle lungaggini sulla sottoscrizione del contratto, si era rivolta all’Autorità nazionale anticorruzione che, a sua volta, aveva chiesto spiegazioni sugli ultimi cinque anni di gestione del settore. Non a caso, nella nota dell’Anac veniva segnalato «che dal 2015 la gestione del servizio si protrarrebbe senza soluzione di continuità attraverso reiterati affidamenti diretti, che altro non sarebbero che proroghe mascherate in favore del “Consorzio Cooperative Sociali Atena”» violando il «principio di rotazione a causa di reiterate proroghe mascherate da affidamenti diretti allo stesso gestore». In pratica, per anni (ed è qui lo scandalo più grosso) il Comune di Aversa ha versato 40mila euro alla ditta per assicurare gli stipendi agli 11 addetti al controllo della sosta. Si tratta di un caso certamente unico in Italia di un comune che ci rimette soldi invece di introitarli dal servizio di sosta a pagamento. Ora, invece, ci si attende un introito di diverse decine di migliaia di euro annuo per le casse comunali, così come avviene in ogni comune normale. Dovrebbero, inoltre, essere assunte altre persone per vigilare sul rispetto del pagamento della sosta.