Aversa, Dello Iacono: “Recuperare il progetto di Piazza Marconi”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Recuperare il progetto, già approvato di piazza Marconi. Rendere civile e fruibile questo luogo è, infatti, il vero nodo da risolvere, non quello della rimozione delle macerie del Convento di San Girolamo che, prima o poi, saranno rimosse. La piazza era oggetto di intervento grazie ad un progetto finanziato con fondi comunitari, ma svaniti per incapacità politica delle precedenti amministrazioni. Tra le altre cose, si vagheggiava, grazie ad alcuni sondaggi effettuati nella piazza, addirittura, di un parco archeologico che mirasse alla rivalutazione di una zona che aveva rappresentato l’insediamento principale dell’allora nascente prima Contea Normanna in Italia Meridionale, a ridosso del Castello di Rainulfo Drengot e della Cattedrale, nei primi decenni dell’anno Mille, oggi ridotta a degradato parcheggio in balìa dei parcheggiatori abusivi nelle serate di movida per non parlare dell’abbandono incontrollato di sacchetti di rifiuti e della impraticabilità anche a camminarci a piedi.

Un progetto redatto dall’architetto Gianluca Cioffi che fu anche approvato in giunta nel febbraio del 2015, sindaco Giuseppe Sagliocco. Ma il suo successore, Enrico de Cristofaro, cancellò questo progetto dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche e il finanziamento fu dirottato su altre opere. Cosa prevedeva questo progetto dell’architetto Cioffi? Di seguito alcuni stralci con una curiosità che pochi conoscono: una parte della pavimentazione doveva riportare lo spartito dell’Inno Patriottico della Repubblica Napoletana del 1799 composto da Domenico Cimarosa. Inoltre, una parte della stessa piazza avrebbe, in ogni caso, ospitato parcheggi a raso perché la zona ne necessita. Per evitare che questo progetto si perdesse “per strada”, è stato ripreso e riproposto sotto forma di mozione dalla consigliera Imma Dello Iacono (nella foto). «Con l’assessore Zoccola – afferma l’esponente della maggioranza – abbiamo trovato anche i finanziamenti e, con buona probabilità, verrà inserito nella prima annualità del piano triennale».

LA PIAZZA CHE VERRA’ – «Nel suo complesso, l’area in oggetto è pensata come elemento baricentrico di raccordo delle differenti realtà presenti nel contesto urbano limitrofo. La piazza – leggiamo nella relazione la progetto – si configura con andamento irregolare, memoria del vecchio tracciato del Monastero di San Girolamo, che nel suo perimetro ospita una serie di parcheggi a raso i quali vengono sormontati da alberi di leccio preesistenti». «Addentrandoci all’interno della piazza – continua Cioffi – è possibile individuare due differenti tipologie di pavimentazioni, mentre i salti di quota individuano le aree destinate a sosta e differenziate da quelle pedonali. Questa operazione viene svolta allo scopo di destinare una parte della Piazza permanentemente a sosta auto a causa della mancanza degli stessi nelle zone limitrofe. Mentre, la rimanente parte viene pensata come luogo di: aggregazione, zona ricreativa, di ritrovo e come spazio atto ad ospitare eventuali eventi e manifestazioni all’aperto». «All’interno della Piazza – continua la relazione di Cioffi – è presente un pergolato in ferro di colore bianco, che ingloba al proprio interno un sistema di sedute ed è dotato di un sistema illuminazione integrato a led in modo da evitare che questi spazi possano diventare luoghi a rischio nelle ore notturne, oltre che a fornire effetti scenici suggestivi». «Si potrà essere d’accordo o meno con questo progetto, – conclude la consigliera Dello Iacono – ma quello che è certo è che quella piazza non può continuare a essere nel degrado e non percorribile nemmeno a piedi».

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