Aversa (Caserta) – “Il bene si fa in silenzio o almeno così dovrebbe essere”. Questa la lapidaria risposta che Nicola Grimaldi, parlamentare aversano del Movimento 5 Stelle a seguito dell’articolo pubblicati nella giornata di ieri su “Il Giornale”. “Articolo, secondo il quale io, – spiega il medico normanno – durante il periodo di lockdown avrei utilizzato soldi per organizzare eventi, che ovviamente non si potevano fare, presupponendo l’idea che io li abbia intascati”.
Non ci sta Grimaldi a questa accusa, e risponde: “Ebbene, ora vi spiego come li ho spesi (ho avuto premura di conservare gli scontrini): ho acquistato generi alimentari per famiglie che erano in grave difficoltà; ho acquistato 4mila uova di Pasqua in occasione dei festeggiamenti in lockdown, e li ho donati ai vari enti di tutti i comuni della mia circoscrizione affinché potessero donarlo ai bambini in difficoltà; ho donato sempre a questi enti, agli enti locali, alle forze dell’ordine che me le hanno chieste, alle famiglie che non potevano acquistarli, mascherine, guanti e liquido igienizzante per rispettare le norme contro la diffusione del Coronavirus”.
“Insomma, – sottolinea il deputato pentastellato – ho fatto tutta una serie di cose che secondo me ogni persona che aveva la possibilità doveva fare, niente di più e niente di meno. Ho sbagliato però in una cosa sola: l’ho fatto in silenzio! L’ho fatto senza chiamare i giornali, senza scriverlo, senza fare le foto da salvatore della Patria, facendolo come tutte le persone che stavano aiutando in quel complicato periodo: in silenzio. Ma l’ho fatto in silenzio perché secondo me il bene si fa in silenzio”. “Spero – conclude Grimaldi – di aver dato sufficienti delucidazioni a chi aveva dubitato! Ci sono anche alcune foto che ho conservato di quei fantastici momenti. Spero vi facciano commuovere come fanno emozionare me ogni volta che le vedo”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA