Cesa, la coalizione di Guida: “Opposizione latita su argomenti importanti”

di Redazione

Cesa (Caserta) – La seduta del Consiglio comunale del 29 giugno ha fatto registrare, per l’ennesima volta, l’assenza dei cinque consiglieri di minoranza. Su questo interviene la lista civica “Nuova Primavera Cesana” a sostegno del sindaco uscente Enzo Guida.

“Con un pretesto – affermano dalla coalizione – i consiglieri di opposizione non hanno partecipato ai lavori, attaccando il presidente del Consiglio comunale, Domenico Mangiacapra, accusato di non aver fatto pervenire la documentazione, cioè proposte di delibere ed allegati, via e mail. E’ una scusa! Ogni qual volta si discute di argomenti importanti non si presentano. Una volta non vengono perché le sedute si tengono di mattina, una volta non partecipano perché c’è l’emergenza coronavirus. Quando vengono o votano a favore o si astengono! Fino ad ora hanno votato contro appena nel 30% dei casi”.

I sostenitori di Guida poi sottolineano: “Il presidente Mangiacapra ha sempre operato in modo corretto. Inviare la documentazione via e mail non è un obbligo di legge, ma una prassi. Bastava segnalare, come è accaduto altre volte, al presidente o all’ufficio, che la documentazione era pervenuta in modo incompleto e tutto si sarebbe risolto. Questa volta no! Ci risulta che il responsabile dell’Area Finanziaria, in data 18.06.2020, alle ore 17.24 e alle ore 17.26, ha trasmesso, a due consiglieri di minoranza, sempre a titolo di cortesia, sia il conto consuntivo sia il bilancio di previsione con i relativi allegati. In ogni caso all’ordine del giorno vi era la discussione sul conto consuntivo, approvato in giunta comunale il 7 maggio (52 giorni a disposizione per leggere le carte) ed il bilancio di previsione, approvato il 1 giugno (28 giorni a disposizione per leggere le carte).  Dopo l’approvazione di questi due documenti, per legge, i consiglieri comunali tutti vengono avvisati che gli atti sono a loro disposizione per essere visionati”. “E’ mai possibile – concludono da Npc – che i consiglieri di minoranza, in tutto questo tempo, siano stati così ‘indaffarati’ da non poter prendere visione? Vogliono far credere di non ‘essere messi nelle condizioni di esercitare il loro mandato’, ma in realtà questa tesi non regge. Altra domanda: perché i consiglieri di minoranza non partecipano alle sedute della commissione beni confiscati? Argomento scomodo?”.

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