Lusciano (Caserta) – “Noi prendiamo le distanze da voi. La democrazia nel nostro paese è sospesa. E noi con lei”. Così i consiglieri del gruppo di opposizione “Lusciano che vorrei” – Domenica Inviti, Enrica Rosa Granieri, Francesco Palmiero, Filippo Ciocio – esordiscono in una nota protocollata al Comune attraverso la quale comunicano che continueranno a non presenziare il Consiglio ed altre riunioni, come la scorsa settimana. “Mentre voi fate business, ve la suonate e ve la cantate, Lusciano affonda”, accusano dalla minoranza, lamentando, inoltre, “l’assenza di risposta e di confronto a qualsiasi proposta politica atta a dare un contributo migliorativo al nostro territorio, considerando che sindaco e amministrazione comunale continuano a gestire la casa comunale come casa propria, riguardo alla gestione degli uffici, dei dipendenti comunali, degli Lsu, dei percettori di reddito di cittadinanza, degli affidamenti diretti di incarichi e servizi della casa comunale e dell’ambito socio assistenziale”.
Nella nota i consiglieri specificano: “Su qualsiasi nostra proposta di carattere fiscale ed economico neppure abbiamo ricevuto risposta e non si è neppure aperto il confronto, anzi, in modo irriguardoso verso i cittadini e la crisi economica gli amministratori comunali, tutti hanno percepito integralmente il loro compenso mensile, mentre nessun aiuto è stato dato alle attività in difficoltà. Prendiamo atto per l’ennesima volta della gestione ‘casalinga’ dell’ufficio tecnico comunale sia riguardo all’Urbanistica che i Lavori Pubblici; visto che pure quando si danno consigli utili a diminuire gravi perdite economiche (come su via Perla), questi non vengono ascoltati ma si preferisce fare altri buchi ai danni della cittadinanza, ‘buchi’ nei quali i soliti noti guadagnano”. L’opposizione poi contesta “l’ennesimo nuovo enorme disavanzo di amministrazione (un altro milione di euro di debiti)” che ritengono “frutto di sperperi per una gestione clientelare delle risorse e di una gestione politica e amministrativa poco impegnata dell’assessore al ramo oltre che di poca trasparenza del bilancio stesso”. “Sono stati erogati con una procedura irregolare – sostengono ancora dalla minoranza – premi economici notevoli e immeritati ad alcuni dirigenti comunali, senza rispetto per la crisi economica e finanziaria del nostro comune e dei nostri concittadini. Sindaco e capogruppo di maggioranza su questi temi non hanno alcun interesse a discutere in modo civile con la minoranza ma seminano solo odio, creando anche potenziali difficoltà per la nostra incolumità”.
Poi le accuse alla “gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza” che, scrivono ancora gli esponenti dell’opposizione, “spiccano per le loro assenze oppure vivono l’amministrazione comunale come un mezzo di scalata sociale, politica e lavorativa per loro stessi o i loro familiari stretti, dimenticando che ci sono migliaia di famiglie con giovani e padri di famiglia che cercano lavoro; come consiglieri si dovrebbero aiutare queste persone in difficoltà, invece di pensare al proprio tornaconto personale”. Un’ultima considerazione sulle “vicende giudiziarie ‘poco chiare’ in cui sono implicati membri dell’amministrazione o affini” e “neppure in questi casi da parte vostra (riferito alla maggioranza, ndr.) c’è stata voglia di trasparenza e comunicazione prima al popolo, oltre che al Consiglio comunale, anzi si è cercato di scaricare addirittura colpe sull’inerme minoranza consiliare”.