“Un motore che si è rimesso in moto con grande fatica. Se vediamo quanto la pandemia è ancora diffusissima a livello mondiale parlare di un forte turismo internazionale in questo momento è pura utopia. Possiamo, però, parlare di un turismo nazionale che c’è e ci sarà nella nostra città e nella nostra area metropolitana”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris nel giorno della presentazione di “Estate a Napoli 2020”, la storica manifestazione a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo, giunta alla sua 41ma edizione, che prenderà il via il prossimo week end con un lungo e articolato cartellone di eventi e che andrà avanti fino ai primi di ottobre.
E se è presto per sperare nella ripresa definitiva del turismo internazionale, “che in alcune aree del mondo già si registra e che aumenterà”, de Magistris punta sui napoletani. “Sono quelli – dice – che vivono qua e possono rimettere in moto l’economia anche rimanendo nella nostra città. Noi offriamo loro un’attrattiva per passare un’estate spensierata e piacevole per quanto è possibile di questi tempi. Il napoletano anche consuma, spende e, quindi, si mette in moto l’economia circolare. Poi ci auguriamo anche, con una promozione turistico-culturale e d’immagine, che Napoli, in questo momento, possa essere scelta anche da tantissimi italiani”. Pur nella “lentezza” il sindaco è convinto “che siamo quelli che stanno andando più veloce quindi questo è di buon auspicio per la nostra città”.
Con Napoli pronta, per de Magistris ora è necessario “affrontare un tema nazionale che è psicologico”. “Bisogna interrompere la stagione del terrorismo psicologico, dell’allarmismo fine a se stesso che – sottolinea – non significa essere approssimativi è superficiali e lo diciamo da Napoli noi che siamo stati, ormai lo possiamo dire, i primi che hanno visto giusto e hanno chiuso scuole e cantieri quando ancora non c’erano ordinanze regionali e dpcm. Adesso – rimarca – bisogna avere coraggio per ripartire, stare attenti da un punto di vista sanitario auspicando soprattutto che autorità sanitarie si preparino a eventuali contagi in aumento ma il cittadino, l’imprenditore, l’operatore dello spettacolo, il commerciante, l’artigiano, il tour operator devono riprendere a vivere. Non può essere questa la stagione del sopravvivere perché altrimenti mentre veniamo bloccati dalla paura c’è un’epidemia sociale, economica e del lavoro che dilaga e rischia di prefigurarci un autunno devastante nel nostro Paese”. Su questo de Magistris si dice “molto preoccupato” anche perché “c’è anche una lentezza del governo a mettere in atto le misure che si è impegnato a prendere. Sono preoccupato per adesso figuriamoci per l’autunno”.