Marano di Napoli celebra 38° anniversario uccisione del carabiniere Salvatore Nuvoletta

di Redazione

A Marano di Napoli si è svolta una bellissima ed emozionante cerimonia di commemorazione in suffragio di Salvatore Nuvoletta, il giovane carabiniere originario di Marano, ucciso a venti anni dalla camorra il 2 luglio del 1982. Nessun picchetto d’onore e il silenzio fuori ordinanza  dell’Arma, nessuna lettura della motivazione della Medaglia d’oro conferita alla giovane vittima al cimitero, all’esterno della cappella che custodisce le spoglie mortali del giovane carabiniere, come di consueto, per rispettare le misure cautelative  e preventive in seguito all’emergenza da Covid, ma una cerimonia comunque solenne , che si è tenuta alla presenza dei vertici  provinciali e regionali dei carabinieri e del sindaco di Marano, Rodolfo Visconti.

Una messa in ricordo del giovane Salvatore Nuvoletta è stata celebrata nella chiesa di Vallesana da don Giovanni Liccardo e don Salvatore Trionfo, alla presenza oltre che dei familiari della vittima, anche del generale Giuseppe La Gala, comandante provinciale dei carabinieri, del colonnello Gaspare Ciardelli, comandante del gruppo di Castello di Cisterna, del maggiore Gabriele Lo Conte, comandante della locale Compagnia, del referente regionale di  Libera Memoria , Bruno Vallefuoco, di alcuni docenti non solo di Marano, ma anche dei comuni limitrofi, di amici e conoscenti. Durante la messa il parroco don Trionfo ha ricordato quella tragica data del 2 luglio 1982 in cui il giovane militare dell’Arma veniva assassinato, e come quella data abbia lasciato un segno in tutti i concittadini. Successivamente, durante l’omelia il parroco don Liccardo ha ricordato a tutti l’importanza dell’estremo gesto di coraggio e di nobiltà d’animo dimostrato da Nuvoletta, il quale fu colpito a morte da un commando del clan Nuvoletta, mentre era seduto davanti al negozio del suo papà che, nonostante il carabiniere avesse un bambino sulle ginocchia, aprì il fuoco. Salvatore, resosi conto di ciò che stava accadendo avrebbe potuto cercare la fuga, riuscì, invece, a salvare la vita al bambino, spingendolo da un lato, ma la pioggia di colpi mortali si scagliarono su di lui.

Il parroco don Liccardo ha richiamato all’attenzione dei presenti la necessità, come già tanti anni fa fece la giovane vittima, di operare sempre per il bene, lanciando parole di conforto e di speranza in particolare  ai militari dell’Arma, sostenendo che loro sono come il nostro faro di luce e che non devono temere il male che si sta divulgando negli ultimi tempi, poiché anche se il mare ora è agitato, tutto passerà e tornerà come prima, col sostegno del Signore, che veglierà sempre su di loro. Parole concise, semplici, ma di grande impatto emotivo che hanno toccato i cuori di tutti. Altrettanto è stato per il discorso fatto dal generale La Gala, il quale ha innanzitutto ringraziato il parroco per tutto ciò che ha detto sul ruolo importante dell’Arma e per le parole di incoraggiamento, che hanno trasmesso tantissima emozione.

Il generale ha ricordato che quando una società non ha memoria, non ha ricordo, non ha futuro, perciò, è bene ricordare, ma il ricordo deve essere per noi il momento per un impegno a cambiare, a migliorare e a prendere spunto da quello che Salvatore Nuvoletta ha fatto. Ricollegandosi al discorso del parroco, La Gala ha sottolineato quanto sia importante per la società e per l’ordine pubblico, per la nostra sicurezza il ruolo del carabiniere, che a volte è disposto persino a dare la vita per il bene pubblico. Il generale ha, inoltre, ringraziato i docenti presenti alla cerimonia, ricordando a tutti quanto sia fondamentale il compito della scuola nella lotta alla criminalità organizzata e nella diffusione e realizzazione di attività educative volte allo sviluppo della cultura della legalità democratica, contro mafie, corruzione e illegalità.

Al termine della celebrazione della messa, è stata deposta una corona d’alloro all’esterno della cappella, dove la vittima riposa in pace. Contemporaneamente, a Trezzano sul Naviglio (Milano), il sindaco Fabio Bottero,insieme all’Associazione dell’Arma dei Carabinieri e alla Croce Verde, nella piazza intitolata a Salvatore Nuvoletta ha ricordato il giovane carabiniere e il suo coraggio, nel giorno in cui perse la vita per portare a conoscenza dei suoi concittadini una storia che rimanga per sempre esempio per tutti. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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